Dalle Alpi alla Sicilia, nell’underground dello stivale non manca fortunatamente la voglia di suonare thrash metal come il dio metallo vuole, veloce, devastante e dannatamente old school (o classico, come lo si preferisce definire).
Da Milano arrivano all’esordio sulla lunga distanza i Blindeath, combriccola di devastatori sonori tutta passione e attitudine.
Nati nel 2011 e con all’attivo un demo (“Dawn Of Disease”) ed un Ep dello scorso anno dal titolo “Headshot!”, il gruppo lombardo non fa prigionieri con mezz’ora abbondante di massacro thrash senza compromessi, devoto alle band della famigerata Bay Area, con accenni all’hardcore nelle ritmiche ed un pizzico di Motorhead che impreziosisce questi nove calci in pieno volto, senza lesinare danni e travolgendo tutto e tutti.
Ritmiche velocissime, anthem di genere ed una sana violenza, riempiono le orecchie di suoni classici, una goduria per i fans del genere, con il gradito ospite GL Perotti degli storici Extrema alle vocals su Rebel Die Hard che, con Murderer By The Beast, Moshing Maniax (puro Anthrax style) e l’ottima Feast Of Blood risultano i brani top di un album davvero ben riuscito.
Musicisti che, pur puntando tutto sull’impatto, ci sanno davvero fare, quindi non solo massacro tout-court, ma ottime ritmiche martellanti a dovere e asce che non disdegnano riff metallici e solos di ottima fattura.
Into The Slaughter è così un ottimo debutto, che va a rimpolpare la famiglia di thrash band che, nel nostro paese, trova sempre più adepti dalle ottime qualità, smentendo i cliché che vogliono il genere morto da anni, mentre invece appare più vivo che mai, grazie anche a band come i Blindeath.
Tracklist:
1. Blood and Guts
2. Murdered by the Beast
3. Toxic War
4. Moshing Maniax
5. Arcadia
6. 2977
7. Rebels Die Hard
8. Welcome to the Thrash Party
9. Feast of Blood
Line-up:
Danilo Sunna – Drums
Gioele “Butcher” Zoppellaro – Vocals, Guitars (rhythm)
Luca Frisenna – Bass
Simone Aiello – Guitars (lead)