Electro Voodoo non è un disco blues e definirlo tale sarebbe un delitto!!! Negli ultimi tempi pare che per recensire un artista completo, in grado di sintetizzare nella sua persona una band di quattro o cinque elementi (altrimenti detto one man band), sia obbligatorio marchiarlo a fuoco con l’appellativo di bluesman.
Sicuramente il tormentato spirito di Robert Johnson aleggia su Diego Deadman Potron, ma se lo stesso abbia o meno stretto gli stessi patti con demoni o altre creature soprannaturali non ci è dato sapere.
Blue Mud Bay è pura irruenza intrisa di rock, stoner e acque torbide del Delta del Mississipi che scorrono su una ritmica ossessiva, inondando l’intero album e impostando le basi necessarie per Bible & Pistols, brano con la struttura tipica del metal vecchia scuola, nonché degno di un coretto alla Mr Hetfield: “yeeh yeeaah”!!
In Death come to my house e soprattutto in Demon in my ass, Potron spinge a fondo l’acceleratore del suo footstomp, per poi dar sfogo alla sua chitarra in fraseggi “fuzzati” sulla formosa Black Woman.
Il viaggio continua attraverso I do my Voodoo e questa volta è la voce lo strumento in primo piano, avvolto in un fosco riverbero rischiarato solo dallo scintillio di spilloni ben assestati nei punti vitali del fantoccio di turno. Con Birthday cake i ritmi cominciano a dilatarsi per lasciare spazio al brano del congedo Drunking, termina il rituale e si sorseggia un single barrel godendosi le prime luci dell’alba seguente.
Tracklist:
1. Blue Mud Bay
2. Bible & Pistols
3. Death come to my house
4. Demon in my ass
5. Black Woman
6. I do my Voodoo
7. Birthday cake
8. Drunking
Line-up:
Diego Potron – One man band