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Recensione : Quadrupede – Togoban

Un suono vivido, originale ed energico

I Quadrupede, duo francese composto da Damien Lecoq e Joseph Smaslley, debuttano sulla lunga distanza (anche se il minutaggio complessivo è piuttosto contenuto) con i sette brani di Togoban, ottimo album elettro/math rock pubblicato dalla belga Black Basset Records.

I delicati synth pulsanti dell’iniziale Intro – Beam Pool Mom, crescendo e intrecciandosi con chitarra e cori eterei, danno vita al correre forsennato di batteria della fulminante e affascinante Mambo Pomelo (basso ben presente, tastiere e chitarre in isteria lisergica), mentre il ben più rilassato e ovattato adagiarsi di Via Là, si contrappone a quell’altro fulmine a ciel sereno che è l’ipnotica Rhododendron (ritmo che ribolle, chitarre e synth pronti a mandare in trance).
Oblong Opale, infine, lieve e impalpabile, lascia spazio solo a qualche leggera pulsazione, prima che la sognante, ma non meno cerebrale ASTRØ, prendendo il largo con il suo piacevole espandersi, introduca la matematica riflessività della conclusiva e più introversa Adulthood.

Anche se suonano da poco più di tre anni i due Quadrupede si dimostrano fin da subito decisamente creativi e competenti. I sette brani proposti, anche se almeno tre di essi possono essere facilmente classificati come intermezzi, corrono via lasciando senza fiato l’ascoltatore. Un suono vivido, originale ed energico, un disco di indubbio valore.

Tracklist:
01. Intro – Beam Pool Mom
02. Mambo Pomelo
03. Via Là
04. Rhododendron
05. Oblong Opale
06. ASTRØ
07. Adulthood

Line-up:
Damien Lecoq
Joseph Smaslley

QUADRUPEDE – Facebook

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