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Recensione : Martelo Negro – Equinocio Espectral

Marcio e corrosivo speed thrash metal dal Portogallo, suonato in maniera testardamente obsoleta e magnificamente godurioso.

Marcio e corrosivo speed thrash metal dal Portogallo, suonato in maniera testardamente obsoleta e magnificamente godurioso.

In buona sostanza qui c’è satanismo, ironia e tanto metallo veloce e marcio che farebbe la gioia del sig.Fenriz, a cui piace l’analogia e il vecchio stampo metallico.
Il cantato in portoghese accresce la bellezza malata di questo disco, anche se è improprio parlare di bellezza a queste latitudini.
Nati nel 2006 come Black Hammer, la lusitianudine ha preso il sopravvento ed ecco mutare il nome in Martelo Negro nel 2009 per pubblicare il loro primo disco su lunga distanza “Sortilegio Dos Mortos”, seguito dall’album in questione.
Non che il primo fosse male, anzi era un buon disco, ma Equinocio Espectral è superiore in tutto, dalla produzione al risultato, un sabba molto alcolico e dai contorni poco chiari, ma davvero divertente.
I loro riffs, la batteria martellante, tutto qui è sottobosco metal, nel solco di produzioni analogiche che dai Venom in giù coniugano velocità e il più genuino sentimento metal, ovvero sbronzarsi, inneggiare a qualcosa di improponibile e muovere la test su e giù, felici di stare in mezzo al metal e ai metallari.
In questo genere, vogliamo definirlo black speed thrash, i Martelo Negro sono tra i gruppi migliori, portatori malati di un verbo assassino.
Sotto Natale è il disco giusto per compiere massacri nei supermercati affollati di buone intenzioni e di gente buona.
In alto il nostro saluto, mettete nello stereo questi maledetti portoghesi e cominciamo con la lercitudine.

Tracklist:
1. Intro
2. Culto Hermético
3. Inferno Abysmal
4. Equinócio Espectral
5. Anjos Captivos
6. Sacramento Maldito
7. Born Again Antichrist
8. Liturgia de Excrementos
9. Ouroboros, Constrictora
10. Sworn to the Heptagram
11. Thus Rides the Plaguebringer
12. Um Dia em Texas (Paralisis Permanente)
13. Caronte
14. Outro

Line-up:
The Beyonder – Bass, Vocals
Thamuz – Guitars
Melkor – Guitars, Vocals (backing)
Arrno Maalm – Drums

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