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Recensione : Evadne – Dethroned Of Light

Mezz’ora di musica di ottima fattura che, per assurdo, non placa ma rende ancor più impellente il desiderio di ascoltare un nuovo full length da parte degli Evadne.

Dopo un album splendido come “The Shortest Way” non si vedeva davvero l’ora di ascoltare qualcosa di nuovo da parte degli Evadne: con questo Ep intitolato Dethroned Of Light, la band valenciana esaudisce solo in parte questo desiderio.

Infatti, tra le quattro tracce proposte, l’unica inedita è quella d’apertura, Colossal, e mai come in questa caso il titolo appare calzante: atmosfere drammatiche e melodie struggenti ci riportano al death-doom nelle sue espressioni più alte, andando a scomodare i Swallow The Sun più ispirati (quelli di “The Morning Never Came”, per interderci).
Dopo questo brano, che dimostra l’ottimo stato di salute dei nostri dal punto di visto compositivo, il resto del lavoro viene dedicato alla rielaborazione di brani già editi, uno per ciascuna delle precedenti uscite: The Wanderer era la malinconica traccia strumentale presente in “The Shortest Way”, la novità risiede nel fatto certo non marginale che qui vengono aggiunte le vocals, andando a completare nella maniera migliore un brano al quale mancava appunto il growl di Albert Conejero per assurgere allo stato di ennesima perla scaturita dalle mani degli Evadne.
Awaiting riprende i toni più gothicheggianti di “The 13th Condition”, ma è indubbio che questa versione appaia molto più adeguata al sound attuale della band iberica che qui, tra l’altro, si avvale del contributo vocale di Natalie Koskinen, voce femminile dei seminali Shape Of Despair, dei quali attendiamo sempre speranzosi un seguito ad “Illusion’s Play” pubblicato nel lontano 2004; risale allo stesso anno la prima uscita degli Evadne, con il demo “In the Bitterness of Our Souls”, dal quale viene tratta la traccia di chiusura dell’Ep, Bleak Rememberance, resa in maniera tale da non mostrare alcuna ruga essendo del tutto all’altezza, in questa sua nuova veste, della produzione più recente.
Mezz’ora di musica di ottima fattura che, per assurdo, non placa ma rende ancor più impellente il desiderio di ascoltare un nuovo full length da parte della band che oggi, assieme agli Helevorn, rappresenta nel migliore dei modi un movimento doom spagnolo che sta crescendo in maniera esponenziale.

Tracklist:
1. Colossal
2. The Wanderer
3. Awaiting
4. Bleak Remembrance

Line-up:
Albert Conejero – Vocals
Josan Martin – Guitars
Jose Quilis – Bass
Joan Esmel – Drums
Marc Chulia – Guitars

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