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Paolo Spagnuolo – Napoli Violenta

Perché il cinema,a volte,sfreccia velocissimo a bordo di un'Alfa Romeo.

Paolo Spagnuolo – Napoli Violenta

Ho rivisto Napoli Violenta di Umberto Lenzi alcuni giorni or sono, lo passava rete quattro in orario notturno e, nonostante conosca la pellicola pressoché a memoria, non ho resistito alla tentazione di registrarlo e di rivederlo.

Come al solito estasiato dalla visione di un tale classico del poliziesco all’italiana ho voluto nel mio piccolo omaggiarlo postando su Facebook lo splendido tema musicale composto da Franco Micalizzi.
E’ in questo modo, forse banale, ma estremamente funzionale, che sono venuto in contatto con Paolo Spagnuolo, il quale mi riferiva della pubblicazione da parte sua di un libro tematico sul film.
Da buon appassionato di questo tipo di cinema, non potevo farmi sfuggire l’occasione di fare mio questo volume che ho letteralmente divorato in pochi giorni e del quale ho il piacere di parlare, qui su In Your Eyes.
Due annotazioni, anzitutto, per comprovare, al di là del mio giudizio, la riuscita di questa pubblicazione: la prefazione è dello stesso regista del film il quale, ovviamente, prima di “sporcarsi la mani” apponendo la propria firma ne ha approvato la stesura, mentre la postfazione è invece del vate italiano del cinema di genere, Marco Giusti.
Ma andiamo a scandagliarlo questo libro che, per le prime settanta pagine abbondanti, si occupa della descrizione minuziosa della trama, con tanto di dialoghi, del film; grande risalto va dato in questo settore alle note a piè pagina che arricchiscono grandemente la semplice narrazione con curiosità e aneddoti riguardanti lo svolgimento delle riprese.
La parte successiva è dedicata alle testimonianze dei protagonisti, dall’allora piccolo Gennarino (Massimo Deda) al malvivente Casagrande (Elio Zamuto), dalla costumista al direttore della fotografia, passando per altri attori con parti magari più brevi ma non per questo meno significative.
Segue poi una parte nella quale si parla della magica colonna sonora di Franco Micalizzi, della quale fa parte quella “Folk & Violence” che ne fa da tema portante ed alla quale accennavo all’inizio di queste righe; ed anche in questo caso è lo stesso autore a parlare sia di questa realizzazione sia di altre senza tralasciare il suo rapporto con il regista.
Conclude il tutto la parte dedicata alle recensioni della critica ,parte che comprende sia quella redatta da Il Messaggero (stranamente positiva visto l’ostracismo subito da questo genere di film dai recensori del tempo), sia svariate altre tratte da blog o pubblicazioni settoriali.
Da non tralasciare neppure le splendide foto in rigoroso bianco e nero tratte, per la maggior parte, da momenti della lavorazione del film e provenienti come tali dall’archivio personale del regista.
Con questa mia volutamente stringata descrizione di questo libro spero di aver incuriosito i tanti appassionati di un genere per troppo tempo vituperato, ma al quale noi estimatori abbiamo sempre guardato con l’affetto che si tributa alle cose senza le quali la vita sarebbe molto più vuota e monotona.
P.S.: Acquistando questo libro riceverete anche una ganzissima spilla, la mia con tanto di Giulia campeggia fieramente sulla mia giacca di pelle. Fate come me, comprate questo libro, appuntate anche voi sulla vostra giacca preferita la badge e distinguetevi dalla massa!

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Una risposta

  1. C’è qualcosa di magico in questo libro come nel film Napoli Violenta. Solo grazie a persone come l’amico Paolo Spagnuolo o il regista (mitico) Umberto Lenzi che oggi possiamo capire che il vero cinema d’intrattenimento era proprio quello raccontato in questo splendido volume. 8 è un voto stra meritato…

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