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Recensione : Delgado – Superfluo

"Superfluo" è un disco completo e maturo, un'esperienza di menti non omologate che offrono un qualcosa che ha valore.

Secondo album per i Delgado, gruppo che porta avanti una proposta originale, fatta di un rock virato al punk con incursioni in altri generi, di buon effetto.

I comaschi sono un gruppo che ha da dire qualcosa e lo fa con un linguaggio facilmente comprensibile, ma gli argomenti sono di spessore; le loro radici affondano decisamente nella tradizione pop rock britannica e la scelta di cantare in italiano funziona molto bene.
Nel disco sono presenti vari registri, dall’aggressivo all’introspettivo, a cose più sfumate; lo stile dei Delgado è qualcosa di piacevole, vario ma fatto con gusto e il disco invoglia a ripetuti ascolti.
La produzione di Davide Lasala presso l’Edac Studio di Como è buona, e fa risaltare i molti pregi dei Delgado.
Interessante anche la diffusione del disco, oltre al digitale il disco uscì in chiavetta usb, accompagnato da immagini che renderanno più ricca la vostra esperienza.
Il titolo stesso del disco induce alla riflessione perché si può leggere in due modi: superfluo come aggettivo, e super – fluo, ovvero super fluorescente: questa interpretazione verrà a galla ascoltando il disco, e ora prevarrà un significato, ora un altro.
Superfluo è un disco completo e maturo, un’esperienza di menti non omologate che offrono un qualcosa che ha valore.

Tracklist:
1 Nitro
2 Più Veleno
3 Mondo Reverse
4 Prima di Noi
5 Morale in Tasca
6 Non Serve Apnea
7 Difetto Perfetto
8 Gravità
9 Satellite
10 Eleonor

Line-up:
Gabriele Fazzini – Voce, Chitarra eSynth
Alberto Mini – Tastiera, Synth
Elisa Monti – Batteria

DELGADO

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