Gli Africa Unite tornano mostrando la strada a tutti, come hanno sempre fatto, con un album che è un pugno nello stomaco.
Tutto cambia, gli Africa Unite hanno capito un sacco di cose e sono già su una nuova strada davanti a molti.
Il disco sarà disponibile in download libero dal loro sito dal 21 aprile, scelta fatta per dare massima importanza al concerto, sia come evento che come modo di mandare avanti la propria musica.
Musica che, in questo Il Punto di Partenza, è davvero ricca ed è forse il miglior disco mai fatto da loro, risultando più meditato e studiato.
In tanti pensavano che gli Africa Unite fossero finiti e penso che anche Bunna e Madaski sapessero che si doveva dare una sterzata, così hanno deciso di fare affidamento sui propri punti forti: la musica, la credibilità e la voglia di continuare ad esserci.
L’album è molto maturo, autoprodotto benissimo e con suoni che vanno oltre mode e stili, riuscendo a fondere il tutto in un sound che risulta molto modernizzato.
La credibilità è un tratto fondamentale degli Africa Unite, loro hanno sempre fatto reggae in maniera sostenibile, ovvero non hanno mai seguito facili schemi. Nella splendida Riflessioni scrivono cose davvero importanti, ovvero che il reggae non è solo rastafarianesimo e ganja, ma è un importantissimo mezzo d’espressione che non può essere ricondotto a cose che non puoi vivere.
Fare il rasta a Pinerolo è difficile, per questo gli Africa hanno sempre parlato di cose che accadono a loro e non ad altri, ribadendo la loro laicità.
Come dice giustamente Bunna, non tutti sono Alborosie che da anni vive certe situazioni sulla sua pelle e ne può parlare.
I testi sono un punto forte di questo disco, anche perchè Bunna non li ha scritti in corso d’opera, ma si è isolato per trovare le parole migliori, riuscendo così a scrivere i testi migliori degli Africa.
Anche la composizione è leggermente cambiata, affidandosi anche a dei riddims, che poi sono stati stravolti; Il Punto di Partenza è un album come non se ne sentivano da tempo: sincero, diretto, suonato bene e con il cuore da parte di musicisti che, pur non dovendo dimostrare nulla, fanno cose ottime.
Rivoluzionario, anche per essere un gruppo molto conosciuto, il fatto di dare in download libero il disco, che sarà disponibile in copia fisica solo ai concerti, perchè quello è ciò a cui puntano gli Africa: essere ascoltati dal vivo, essere goduti nella loro dimensione naturale.
Ottima scelta quella di non affannarsi con etichette, distribuzioni e magari la depressione di aver venduto poco. Questo disco sarà scaricato tanto e i loro concerti saranno ancora più affollati.
Notevoli anche gli ospiti, come Raphael, More No Limiz, con una clamorosa partecipazione ne L’Esercito con gli Occhiali a Specchio, e gli Architorti, perché gli Africa hanno sempre svolto anche la funzione di scopritori.
Tutto bello, tutto estremamente godibile, vero e soprattutto sincero, in un’epoca di plastica e di cose impalpabili come un like, gli Africa Unite dal 1981 ci sono e portano avanti la loro storia, sempre coerenti ed operativi.
Tracklist:
1. Pure Music, Today
2. Riflessioni
3. La Teoria
4. L’Attacco al Tasto
5. L’Attaco alla Corda Architorti Version
6. L’Esercito con gli Occhiali a Specchio
7. Ritratti
8. Thanx and Praises
9. Il Volo
10. E’ Sempre Stata Lì
11. Cyclop feat. Architorti
Line-up:
Bunna – Voce, Basso
Madaski – Elettronica, Basso, Voce.
Papa Nico – Percussioni
Ru Catania – Chitarra
Marco Gentile – Chitarra
Ale Soresini – Batteria
Stefano Colosimo – Tromba
Paolo Parpaglione – Sax
Mr T.Bone – Trombone