I napoletani Peacebreakers, cambiato nome in Due Minuti D’Odio, debuttano con gli undici brani di Rovinati. L’album, autoprodotto e incentrato su un elettro rock in equilibrio tra dolcezza pop e tamarrata disco, procede per tutta la sua lunghezza regalando ampie dosi di energia.
L’incalzare di synth, chitarra e batteria de La Tua Tranquillità, pur stancando leggermente in alcuni punti con la sua ripetitività, apre alla forte spinta pop de Le Ore e al correre fulminante dell’ammiccante C’è Un Tempo.
La Pacata e tranquilla Rovinati, in contrapposizione, scorre leggera su atmosfere solari e delicate (concedendosi di esplodere solo nel finale), mentre i ritornelli ariosi di Agosto, piantandosi in testa con facilità, introducono l’incisività elettronica di Un Laureato e il fresco procedere di Ogni Lunedì.
Mi Dici Che, infine, più riflessiva e malinconica, incontra il muro di chitarre e synth costruito da Giù Il Cielo, lasciando che a chiudere siano il crescere, costellato di cori, di Veleno e il graffiante travolgere di A Picco Sotto I Piedi.
Il primo disco dei Due Minuti D’Odio si rivela piuttosto interessante per quanto riguarda il sound proposto. Il loro mix di elettronica, rock e pop, mescolando in maniera piuttosto originale Francesco C, i dARI e iVenus, suona squillante e coinvolgente, entrando in testa con molta facilità. C’è ancora da lavorare sul rendere più eterogenei i pezzi, come sul proporre testi più maturi, ma, come inizio, non è per niente male.
Tracklist:
01. La Tua Tranquillità
02. Le Ore
03. C’è Un Tempo
04. Rovinati
05. Agosto
06. Un Laureato
07. Ogni Lunedì
08. Mi Dici Che
09. Giù Il Cielo
10. Veleno
11. A Picco Sotto I Piedi