C’é solo una cosa su cui non sono per niente d’accordo con i Watertank: il titolo del loro nuovo album, Destination Unknown.
La destinazione dei 9 brani del nuovo album del gruppo di Nantes, ridente cittadina del nord-Ovest della Francia, non è per niente sconosciuta: è un ottimo e riconoscibile post-core, impregnato di ritmica precisa e travolgente, di chitarre secche nei riff eppure morbide e con un po di eco nei momenti in cui la canzone riposa e prepara l’esplosione di melodie inattese e coinvolgenti. Uno dei punti piu interessanti dei Watertank è appunto l’equilibrio tra melodia e rumore, rappresentato al meglio dalla voce, che è capace di modulare toni, espressioni ed emozioni, senza mai, o molto raramente, terminare nell’interpretazione urlata o caricaturale.
I Watertank, come un Caronte hardcore, accompagnano l’ascoltatore in un piacevole viaggio verso una destinazione conosciuta eppure spesso rimpianta, terra promessa dei vari Quicksand, Helmet e Rival Schools, un mondo ideale dove non esiste il reggaeton ma neppure chitarre stonate o voci emo isteriche post-adolescenziali, dove tutte le ragazze indossano una minacciosa t-shirt nera ma appena girano la testa si scoprono dolci e belle, dove si è condannati alla dolce penitenza di muovere all’infinito avanti e indietro la testa, intrappolati dal ritmo e dai riff di chitarra.
Un ottimo album dal suono sicuramente non nuovo ma perfettamente interpretato e reso tagliente e attuale dai Watertank, senza mai risultare enciclopedico o ripetitivo. Ascolto fortemente consigliato, cosi come consigliato è controllare le date del prossimo tour europeo di presentazione del disco, in uscita il 29 giugno.
Tracklist:
1. Automatic Reset
2. Fever
3. Contrails
4. DCVR
5. Last/Lost Hope
6. Surrender
7. Doomed Drifters
8. Scheme
9. Destination Unknown
Line-up:
Bojan A. – Guitar
Vincent A. – Bass
Jocelyn L. – Drums
Julien G. – Guitar
Thomas B. – Vocals
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