Innanzitutto questi ragazzi hanno coraggio, perché il nome che hanno non li aiuterà granché, essendo davvero molto abusato, ma date loro una possibilità perché è davvero un ottimo punk rock, virato al grunge anni novanta.
Vi sembra impossibile ? Eppure se conosceste la Starclenear, non vi stupireste.
Nata nel 1994 a San Francisco come laboratorio di varie discipline ed interessi, trasferendosi a Brooklyn continua a sfornare dischi, magliette, e tanto altro, sempre in ottica do it yourself.
Questo gruppo, in particolare, è un concentrato di energia punk, melodia e un forte retrogusto di grunge, come se prendeste un gruppo di Seattle degli anni novanta ed acceleraste un po’ il tutto.
Il risultato è davvero un punk molto godibile, come tanti dischi della Dr.Strange per intenderci, dove c’è tanta attenzione alla melodia e il punk è un codice di partenza, non una stretta ortodossia da osservare.
I Black Rainbow sono freschi e godibili e le loro canzoni danno belle sensazioni: il disco si fa sentire molto volentieri e mi ha anche fatto conoscere la bella realtà della Starclenear.
I Black Rainbow incidono un manifesto di musica perfetta per chi vuole ascoltare, vivere ciò che sente con gioia senza fare dicotomie di genere o credibilità o chissà che altro. Dentro il loro disco omonimo c’è lo spirito del do it yourself e di quel punk tipicamente americano che troppe volte è stato superato da un modello molto più commerciale e vendibile.
Ascoltate e gioite.
Tracklist:
1. The Now Instant
2. Airless Space II
3. We Radiate
4. Possible
5. Blood Bleeds Black
6. Brownfields
7. Troubled Sleep
8. Make Amends
9. Hey Sailor, What Ship ?
10. Rainbow Gravity
11. Center of The Mile
12. Cruising Utopia