In questo periodo in cui il rock usa e getta viene idolatrato dai canali satellitari e dalle riviste di settore più cool, interessate maggiormente al look piuttosto che alla musica di boy band dalle dubbie capacità, che durano lo spazio di un video, si sente il bisogno di ritrovare band che rimettano la musica al centro dei propri progetti.
I milanesi In Her Eye lo fanno e quello che esce dai loro strumenti è un rock creativo, in bilico tra la new wave degli anni ottanta e l’alternative del decennio successivo, perfettamente bilanciato in una raccolta di ottimi brani, ricchi di influenze più o meno riconoscibili.
Canzoni, brani, songs, tracce, quanti nomi si possono dare alle emozioni incastonate in un genere magari oggi meno in linea con i gusti dei fans, ma che ha regalato nomi storici nel rock, nobilitato oggi dai tre ragazzi lombardi.
Gli In Her Eye nascono nel 2007 e “Anywhere Out Of The World”, uscito nel 2011 è stato il loro primo album che ha trovato nelle ‘zine di settore un unanime coro di approvazione per un sound particolare capace di amalgamare, come detto, in egual misura new wave e alternative, risultando ben calibrato e piacevole, maturo nel suo notevole appeal senza essere troppo commerciale, insomma musica d’autore.
Una musica che si alimenta partendo dalla bellissima opener Matchbox, con arpeggi che sanno tanto di Cure in una canzone strutturata su melodie alla “Mezcal Head”, stupendo lavoro degli inglesi Swerverdriver targato 1993, o al singolo Situation dove a far compagnia alla band di Robert Smith troviamo i Sonic Youth più melodici.
E’ così che che Borderline continua il suo viaggio, Chameleon si apre come meglio la dark wave anni ottanta non poteva fare ed è la voce di Giuseppe Galotti, insieme alla chitarra satura di Stefano Schiavella, che ci ricorda l’anno di grazia della nascita di questa bellissima song, 2015.
Accompagnati dal lavoro alle pelli di Aldo Bernuzzi i brani si susseguono uno più belli degli altri: a tratti i Cure vengono messi nell’ombra e la band si avvicina al brit pop, sempre con uno squisito appeal noise che regala watts a profusione come nell’energica Another Psychic Thrill.
C’è ancora tempo per incendiare amplificatori con She Made Her Decision e la conclusiva Push Me Down, lasciando che tra le due canzoni l’intimista Bottle Room si dimostri l’episodio più alternativo di questo ottimo album.
Un bellissimo Ep questo Borderline, a conferma che si può proporre rock fresco anche guardando al passato: date un ascolto a questo lavoro dei bravi In Her Eye.
Tracklist:
1. Matchbox
2. Situation
3. Chameleon
4. Another Psychic Thrill
5. She Made Her Decision
6. Bottle Room
7. Push Me Down
Line-up:
Aldo Bernuzzi – Drums
Giuseppe Galotti – Bass, Vocals
Stefano Schiavella – Guitar