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Recensione : Ampmandens Døtre – I Tre Volti Della Paura

"I Tre volti della paura" è un buonissimo disco che mostra una via tutto sommato diversa di suonare punk-hardcore e di mettere in musica rabbia e istinti di ribellione.

I Tre volti della paura è il titolo di un film del 1963 diretto dal maestro dell’horror italiano Mario Bava (qui con lo pseudonimo di John Old); la stessa pellicola venne distribuita in lingua inglese con il titolo “Black Sabbath” e le cronache ci dicono che Toni Iommi decise di prendere proprio da qui il nome da attribuire alla sua band … il resto è storia.

E’ evidente che scegliere un titolo così per un disco può rivelarsi impegnativo, sia perché viene evocato istintivamente un immaginario horror, sia per i riferimenti al seminale gruppo inglese: in effetti, se esaminiamo il sound della band norvegese autrice del lavoro, è difficile riscontrare la predominanza dell’una o dell’altra componente.
Inusuali come la scelta del titolo, gli Ampmandens Døtre infatti riescono a mescolare in un solo album doom, death e hardcore, il tutto con una spiccata componente punk, fornendo un risultato piuttosto convincente contro ogni facile pronostico.
Voce fortemente antagonista ed antifascista in un paese in cui la deriva verso una destra omofoba e xenofoba corre troppo veloce, come sta accadendo un po’ in tutta Europa, il trio esprime quel pensiero e quell’attitudine che a noi di IYE piace non poco, frullandolo in un quadro compositivo decisamente variegato.
Se Militant Antifascism è puro punk hardcore e La Mantanza prende avvio con sembianze pseudo-grind per poi tornare alle ritmiche della traccia precedente, nel finale lo sludge stoner efficacissimo di Rest in Misery viene comunque contaminato dall’urlo incazzato di Anders, che finisce per ammantare dello spirito punk ogni traccia, persino il doom della conclusiva God Is Not Great.
I Tre volti della paura è un buonissimo disco che mostra una via tutto sommato diversa di suonare punk-hardcore e di mettere in musica rabbia e istinti di ribellione; Riot in Oslo … basterebbe ed avanzerebbe solo questa dichiarazione di intenti per voler bene agli Ampmandens Døtre, ma dietro c’è davvero tanta buona musica a ricordarci che non si può e non si deve abbassare la guardia.

Tracklist:
01. Deg Være Ære
02. Militant Antifascism
03. La Mantanza
04. Black Fetus
05. Riot In Oslo
06. Rest In Misery
07. Hold Fast
08. The Killing Of Cedric Williams
09. Red Or Dead
10. God Is Not Great

Line-up:
Jon – drums
Ken-Robert – guitars
Anders – vocals

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