Sono sempre più i gruppi che al power/heavy classico, aggiungono in quantità, dosi di musica elettronica ed un’appeal pop portato tanto dalle voci femminili, quanto da ritmiche mai troppo aggressive e devo dire che il risultato (specialmente per chi non si ritiene un defender of the faith) è molto piacevole.
Transposed Emotions risulta così un ottimo ascolto, primo lavoro sulla lunga distanza dei romani Secret Rule, band nata lo scorso anno dalla mente del chitarrista Andy Menario, musicista dal curriculum esagerato con collaborazioni che lo hanno visto alla corte di Vinny Appice, Jeff Pilson e Carlos Cavazo e a cui si aggiungono il bassista Michele Raspanti (Graal) , le bacchette di Ruben Ramirez (Myr) e la dolce voce della brava Angela Di Vincenzo dei Kyla Moyl, ospite sui lavori dei Kaledon.
L’opera è stata prodotta e registrata in Danimarca da Tue Madsen, già al lavoro per nomi importanti della scena metal europea, come Halford, The Haunted, Mnemic e Ektomorf, tra gli altri.
Transposed Emotions è un raffinato concept sul genere sci-fi, dove un virus genetico, sprofonda l’umanità in una depressione che solo i Secret Rule, immuni dalla piaga, potranno combattere.
Il sound come detto risulta elegante, le canzoni si alternano lasciando che la voce della singer racconti la storia con trasporto, tra momenti più in linea con il metal ed altri dove ottime soluzioni acustiche, intrecci elettronici e accenni al symphonic rendono l’ascolto sempre vario ed interessante.
La provata esperienza dei musicisti coinvolti fa il resto, senza strafare e coinvolgendo, puntando su l’ottimo songwriting, il gruppo propone brani che si fanno largo nella mente dell’ascoltatore come un “virus”, continuando sulla strada che porta l’album a piacere, colmo di gustoso rock/metal moderno, senza dimenticare di graffiare quando è necessario.
Transposed Emotions è un’opera da sentire tutta d’un fiato, ma nel suo interno ha una manciata di songs sopra la media (The Sin, Lifeless, My Doors, Reena, Vision e la conclusiva Dawn Of Crisis), i richiami a più generi e band sono molti, ma il tutto risulta perfettamente in linea con il credo del gruppo, che nel suo sound raccoglie briciole di metal statunitense, riflessi dark alla Lacuna Coil, buoni spunti che richiamano le opere di Ayreon e un’aura gothic/industrial, motore e anima di questo ottimo album.
Ottimo lavoro insomma, un altro esempio di come, nel nostro paese, il metal nelle sue svariate forma lo sappiamo suonare, e bene.
Tracklist:
1.The Journey
2.The Sin
3.True Friend
4.Lifeless
5.Sensation
6.I Don’t Wanna Be
7.Sleep Forever
8.Reena
9.My Doors
10.Secret Place
11.Vision
12.Dawn Of Crisis
Line-up:
Angela Di Vincenzo – voce
Andy Menario – chitarra e tastiera
Michele Raspanti – basso
Ruben Ramirez – batteria