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Recensione : Disarmonia Mundi – Cold Inferno

Chi ama il genere non può prescindere da una band di tale levatura, bentornati Disarmonia Mundi.

Tornano a deliziarci con il loro death metal melodico gli ormai storici Disarmonia Mundi, creatura nata dalle menti del duo Ettore Rigotti/Claudio Ravinale.

La band piemontese è stata una delle prime realtà nostrane a sposare il sound scandinavo con ottimi risultati, rifilando una serie di lavori convincenti anche se molte volte sottovalutati.
Nati alla fine del vecchio millennio, esordirono nel 2001 con il full length “Nebularium”, seguito dai bellissimi lavori targati 2004 e 2006 “Fragments of D-Generation” e “Mind Tricks”.
Nel 2009 arriva “The Isolation Game”, predecessore di questo ottimo nuovo album, una cascata di note estreme, ipermelodiche ed esaltanti che, dopo sei anni, tornano a far ruggire il sound della band nostrana.
La musica contenuta in questo lavoro, come da tradizione, pesca a piene mani dal death metal melodico di estrazione scandinava (su questo non ci piove), ma lo fa con una personalità debordante, tanto da mettere in riga più di una band nordica, lasciando che le note estreme, racchiuse in Cold Inferno, ci travolgano come un fiume in piena.
Songwriting stellare (non un brano sotto una media eccellente), prestazione agli strumenti del buon Rigotti da applausi, ed un uso delle voci perfetto, fanno di Cold Inferno un piccolo gioiello di metallo estremo che risplende, questa volta di luce propria.
Certo, a ben sentire, troverete similitudini con altri gruppi dediti al genere, non è certo questo il sound dove cercare il graal dell’originalità, ma sfido chiunque a trovare in questi undici brani, capitanati dal capolavoro Oddities From The Ravishing Chasm, un dettaglio o una nota fuori posto.
La produzione stratosferica non fa che rendere l’album una bomba sonora, colma di cori che si piantano in testa, ritmiche veloci come razzi, solos dall’appeal esagerato e refrain che spaccano, convincenti e tremendamente esaltanti.
Attenzione però, Cold Inferno, nella sua totalità risulta una mazzata metallica dura come un’incudine, una tregenda di suoni che formano uno tsunami estremo alimentato da songs spettacolari come Stormghost, Slaves To The Illusion Of Life, Clay Of Hate e la già citata Oddities From The Ravishing Chasm, in sette minuti e venti secondi tutto il credo del death metal melodico.
Chi ama il genere non può prescindere da una band di tale levatura, bentornati Disarmonia Mundi.

Tracklist:
01. Creation Dirge
02. Stormghost
03. Behind Closed Doors
04. Coffin
05. Oddities From The Ravishing Chasm
06. Slaves To The Illusion Of Life
07. Blessing From Below
08. Magma Diver
09. Clay Of Hate
10. Toys Of Acceleration
11. The Loneliness Of the Long Distance Runner

Line-up:
Claudio Ravinale – Voce
Ettore Rigotti – Voce (clean), chitarra, basso, tastiere, batteria

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