Ci sono band che per motivi spesso imperscrutabili raccolgono favori in misura nettamente inferiore ai propri meriti, al contrario di altre che, altrettanto misteriosamente, ottengono attenzioni che vanno ben oltre il loro valore.
I torinesi Lilyum non sono certo degli sconosciuti, ma quando si parla di black metal in ambito tricolore sono altri i nomi che svengono tirati immediatamente in ballo.
Proverò, nel mio piccolo, a modificare un tale stato delle cose dicendo subito che questo nuovo lavoro della creatura di Kosmos Reversum rappresenta nel migliore dei modi ciò che dovrebbe essere, ancora oggi, il genere nella sua espressione più consona, grazie a suoni abrasivi, diretti, coinvolgenti , arricchiti ad ampie sfumature thrash/ death e in grado di trasmettere il giusto livello di inquietudine senza dover ricorrere ad artifici cervellotici.
Il musicista piemontese è convinto d’essere riuscito ad ottenere, con October’s Call, sesto full-length di una storia ultradecennale, il massimo del potenziale della sua band e su questo punto mi trova perfettamente d’accordo; l’album, intanto, non è affatto monolitico nel suo breve ma intenso incedere, conservando intatte le coordinate del genere che vengono avvolte da un’aura malinconica ed evocativa ben esplicitata in brani che, in diversa misura, presentano persino rallentamenti ai limiti del doom.
Kosmos Reversum , aiutato come già negli ultimi lavori da Xes (anche negli Infernal Angels), uno dei migliori vocalist in quest’ambito con il suo growl di matrice death, mette sul piatto un’opera che può essere ignorata solo da chi vuole fare dello snobismo a priori; se si pensa, infatti, che l’unica espressione possibile del black metal contemporaneo sia una versione avanguardistica equivalente , per lo più, al classico specchietto per le allodole, il disco si colloca esattamente agli antipodi di tutto questo.
October’s Call esce per Naked Lunch in un veste grafica molto curata e consta di quattro ottimi brani più intro per poco più di mezz’ora di musica, sufficiente ai Lilyum per continuare imperterriti a tenere alto il vessillo di un genere ancora vivo e vegeto, in spregio ai ricorrenti de profundis di chi si fa abbindolare da mode molto più accattivanti quanto estemporanee.
Tracklist:
1. Intro – October’s Call
2. Mother of Flies
3. Justice Palace
4. In Too Blue
5. Nothing
Line-up:
Kosmos Reversum – All instruments
XeS – Vocals