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Recensione : Tsar Bomb – Exterminans Ix:xi

A tratti disturbante, l'album lascia esterrefatti per la quantità di violenza (ragionata) che il gruppo spagnolo riversa sull'ascoltatore, ed è consigliato ai soli amanti del black/death più estremo.

Uomo, dov’è il tuo Dio, ora che tutto brucia?

Gli eserciti hanno ormai compiuto la loro totale distruzione, l’umanità è stata spazzata via e non rimane che l’inferno sulla terra dannata e in mano alle forze del male.
Sterminati gli ultimi discepoli, anche Dio ha abbandonato questo luogo di oscuro terrore, dominato dal signore delle tenebre che come uno sciacallo si aggira tra le montagne di cadaveri in putrefazione.
Visioni, incubi che come flash appaiono all’ascolto di questo devastante lavoro degli spagnoli Tsar Bomb, duo andaluso al secondo full length, licenziato dalla Cimmerian Shade Recordings, dopo Neowarfare del 2012 ed un ep omonimo dello stesso anno.
Black/death devastante, maligno e debordante, che accompagna l’atmosfera da guerra totale, satanismo e mood guerrafondaio per un gruppo che definire estremo è un eufemismo.
Ispirato dai testi del libro della rivelazione o dell’apocalisse, di Giovanni, pregno di occultismo e dal totale approccio del duo alla guerra, Exterminans IX:XI è uno spaventoso album estremo, violento come il vento atomico, uno tsunami di musica terrificante, black metal che stordisce, reso ancora più efferato da dosi di brutale death d’assalto ed atmosferici momenti di terrore puro, oscuro, spaventoso e senza soluzione di continuità.
Drum machine sempre al limite della corsa, così come sei corde e basso (suonate da Ivan) e scream/growl diabolico e malvagio (Ocram) sono i soli ed unici dominatori di questo lavoro che unisce la carica malvagia ed infernale del black metal (Behemoth) con il death guerrafondaio e terremotante dei Bolt Thrower, ma il duo ci mette del suo per non rimanere indietro in quanto ad impatto e violenza.
Tra queste bombe sonore, dove la speranza è seppellita sotto tonnellate di metallo da tregenda, i brani si susseguono uno pių violento dell’altro anche se la palma del più terrificante va a …and Spill Thy Fire Upon the arth, massacrante inno war black, dove all’inizio troviamo le sirene che annunciano l’arrivo dei distruttori, pari pari a “La Guerra dei Mondi”, film sull’invasione di spietati alieni.
A tratti disturbante, l’album lascia esterrefatti per la quantità di violenza (ragionata) che il gruppo spagnolo riversa sull’ascoltatore, ed è consigliato ai soli amanti del black/death più estremo.

Tracklist:
1. Intro
2. Ad Maiorem Legio Gloriam
3. Exterminans IX:XI
4. Septem Tonitrua
5. Armada (Mari Bestiam)
6. Caustic Blessing
7. … and Spill Thy Fire Upon the Earth
8. Mikaheylel
9. Outro

Line-up:
Ivan – Guitars, Bass, Drum programming
Ocram – Vocals, Drum programming

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