Ci risiamo … ma ad Eurajoki! Stessa sindrome di Rauma, che ti attanaglia nel suo abbraccio invernale, fatto degli stessi cieli rosa che riflettono la prima neve che scende ad imbiancare la città.
Un mini Lp ben fatto nella semplicità complessa di accordi, ritmo e innesti vocali che si intrecciano, per un giro in macchina con colonna sonora. E’ un pregio avere dei rimandi che riflettono ere passate, specie in luoghi più facilmente influenzabili come questi, portando in dote un tono malinconico, rassicurante, dolce e fruttato.
I Meat Puppets rivestono tutto l’apparato sonoro, così come le Bellatrix si manifestano in alcuni passaggi vocali, soprattutto nelle melodie corali e nelle controvoci. In effetti la band, capitanata ancora dalla poliedrica Mia Skön (già fautrice di Dead Girl Diamond) è composta da un compatto quartetto femminile, che per attitudine fa pensare al grrl power trasceso in versione acustica delle The Butchies (se non della nostra connazionale Andrea Mirò).
22 minuti di folk e, grazie alle tastiere, di progressive rock, che farebbero da tappeto sonoro a chiunque voglia redimersi da partiture troppo complicate o profonde in cambio di intimità e calma rapace, in attesa di un contrattacco più appropriato e intenso. In genere, dischi simili possono facilmente sottendere una felice trappola, ma se presi con precauzione diventano aggressivamente piacevoli per un’euforia febbrile, adatta al trasporto emotivo.
TRACKLIST:
1.Wigwam
2.Vinegar
3.Unite You
4.Smoke Signals
5.Anne Lister
LINE-UP
Mia Skon – chitarra, voce
Hansu Lehtonen – chitarra, tastiere
Parelma Lehtonen – basso
Karoliina Laukola – batteria, voce