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Recensione : Reabilitator – Global Degeneration

Il difetto maggiore si riscontra nella somiglianza tra i brani, che nel loro complesso formano un botto di musica estrema dal buon tiro, ma dalle poche idee.

Ristampa per la Symbol Of Domination, che ha unito le forze con altre due etichette, la Metal Race e la Murdherrecords e ci regala il debutto dei thrashers ucraini Reabilitator, trio formatisi nel 2010 e che rilasciò questo Global Degeneration nel 2012.

Thrash metal old school, genere che nell’underground vede la nascita di orde di in ogni parte del mondo, ruvido, senza compromessi, cattivo il giusto per alzare il dito medio al mondo e suonare il più veloce possibile, accompagnando le truppe di zombie metallici che cercano in tutti i modi di prendersi il dominio del mondo.
Concept che va di pari passo con la musica, ignorantissima, del trio di Zaporizhzhya il quale, nascosto dalla dicitura new wave of thrash metal, aggredisce con il classico speed/thrash ottantiano, un po’ americano, un po’ europeo, ma pur sempre violento .
Palla lunga e pedalare, mezz’ora di velocità e cattiveria, tra ritmiche alla velocità della luce, voce sguaiata e stop and go come se piovesse.
Pochi solos e piede a tavoletta sull’acceleratore, così si presenta la band che vede Novikov al basso, Kotlyar a violentare la chitarra e il batterista Prasolov alle prese con il microfono.
La qualità di Global Degeneration si mantiene poco oltre la sufficienza per tutta la sua durata, inutile un track by track visto che il difetto maggiore si riscontra nella somiglianza tra i brani, che nel loro complesso formano un botto di musica estrema dal buon tiro, ma dalle poche idee.
L’ascolto è ad esclusiva dei soli fans del thrash più ignorante, non credo che Global Degeneration possa trovare estimatori al di fuori di quell’ambito.

TRACKLIST
01. Mechanical Devastation
02. Self-extinction Of Mankind
03. The End
04. Chernobyl
05. Reabilitation Begins
06. Wall Of Death
07. N.W.O.T.Maniax
08. Hedonism
09. New World Order
10. Global Degeneration

LINE-UP
Novikov – bass
Kotlyar – guitar
Prasolov – drums/vocal

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