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Recensione : Aleph – Thanatos

Il suono è subito riconoscibile, e già questo è un segno di bravura, e il disco sale fino a raggiungere vette davvero alte, usando registri diversi fra loro, tenuti insieme dalla bravura del gruppo.

Ambizioso terzo disco per questo gruppo bergamasco, con un death metal con forti inserti di sympho di ottima fattura e sicura resa. Disco diviso in due movimenti, per entrambi l’argomento principale è la morte, che è la nostra unica vera divinità.

Se ci pensiamo bene tutto la nostra vita ruota intorno alla sua nemesi ,ovvero la morte, e le visioni che essa genera sono descritte molto bene in questo lavoro. Gli Aleph sono un gruppo molto capace tecnicamente e con grande capacità di composizione, il disco è notevole e non registra mai un momento ovvio o un qualcosa di lontanamente avvicinabile ad un cliché, è sempre in cerca di novità e di stupire con improvvise epifanie l’ascoltatore. Ascoltando Thanatos si possono trovare tantissimi spunti, dal death metal più ortodosso a una forte dose di prog, il tutto condito da tastiere davvero incisive. Il respiro globale del disco è molto forte ed ampio, e Thanatos è uno dei migliori prodotti metal uscito ultimamente in Italia. Il suono è subito riconoscibile, e già questo è un segno di bravura, e il disco sale fino a raggiungere vette davvero alte, usando registri diversi fra loro, tenuti insieme dalla bravura del gruppo.

TRACKLIST
1. The Snakesong
2. The Old Master
3. A Game Of Chess
4. The Severed Skull
5. Fire Demon
6. Nightmare Crescendo
7. Sea Of Darkness
8. …The Silence…
9. Thanatos
10. Winterlude
11. Smoke and Steel / Multitudes
12. Still Inside
13. A Renegade’s Path
14. Remains/Remained

LINE-UP
Dave Battaglia: Vocals, Guitar
Giuseppe Ciurlia: Guitar
Manuel “Ades” Togni: Drums
Giulio Gasperini: Keyboards
Antonio Ceresoli: Bass

ALEPH – Facebook

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