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Recensione : The Paper Kites – Twelvefour

Un ottimo album per una band che vale la pena cominciare a tenere d'occhio.

Gli australiani The Paper Kites, formazione a cinque composta da Sam Bentley, Christina Lacy, David Powys, Josh Bentley e Sam Rasmussen, ritornano, dopo il già interessante “States” (2013), con i dieci brani di Twelvefour. Il disco, focalizzato sul concept secondo cui il momento migliore per scrivere canzoni è fra la mezzanotte e le quattro (Sam Bentley per due mesi ha invertito i suoi ritmi sonno/veglia proprio per poter essere produttivo in quell’arco di tempo), si compone di dieci affascinanti brani pop/indie rock che fanno dell’essere pensierosi e lievemente malinconici il loro principale punto di forza.

La chitarra di Electric Indigo, unendosi ottimamente con i morbidi paesaggi sonori delineati da basso, batteria e synth, costruisce atmosfere calde e affascinanti in cui perdersi è un dolce piacere, mentre il procedere al tramonto, in macchina verso chissà dove, di Renegade, scaldando il cuore con i ricami di chitarra e il tono pacato del cantato, lascia che a seguire sia l’altrettanto affascinante Bleed Confusion (densa di malessere pensieroso al sapore di The National).
Il ritmo più spigliato di Revelator Eyes, invece, portando con sé un po’ di vivace energia, si scioglie nel tepore folk della pacifica ed emotiva Neon Crimson e nel fresco aprirsi classicheggiante di I’m Lying To You Cause I’m Lost (l’armonica sul finale aggiunge un rassicurante senso di familiarità).
A Silent Cause, infine, tra delicati arpeggi di chitarra, galleggia leggera come una foglia sulle acque di un lago, cedendo il compito di chiudere al luminoso distendersi di Woke Up From A Dream, al dolce abbracciare di Turns Within Me, Turns Without Me e al piglio notturno della dilatata Too Late.

Con questo secondo lavoro i The Paper Kites confermano in pieno di essere una band valida e in grado di scrivere dischi più che degni di ricevere attenzione. Il sound, soprattutto nella seconda parte dell’opera, si fa forse fin troppo classicheggiante, ma, nel complesso, le melodie e le atmosfere generate coinvolgono e affascinano in tutte le occasioni. Un ottimo album per una band che vale la pena cominciare a tenere d’occhio.

TRACKLIST
01. Electric Indigo
02. Renegade
03. Bleed Confusion
04. Revelator Eyes
05. Neon Crimson
06. I’m Lying To You Cause I’m Lost
07. A Silent Cause
08. Woke Up From A Dream
09. Turns Within Me, Turns Without Me
10. Too Late

LINE-UP
Sam Bentley
Christina Lacy
David Powys
Josh Bentley
Sam Rasmussen

THE PAPER KITES – Facebook

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