iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Neige Et Noirceur – Les Ténèbres Modernes

Les Ténèbres Modernes è un disco piuttosto coraggioso, pervaso da un senso di costante oppressione e di un’oscurità che viene rischiarata, a tratti, da barlumi di luce portati da momenti di tragico lirismo

Ancora dal Canada francofono, ecco un’altra interessante uscita inscrivibile nell’ambito black metal e dei suoi immediati dintorni.

Neige Et Noirceur è una one man band guidata da Zifond (o Sion Daus, come si fa chiamare oggi), il quale in quest’occasione si fa aiutare dalla vocalist Schimaera; il musicista nordamericano è al quinto full-length nel corso di una carriera decennale, costellata da numerose altre uscite: tale prolificità non pare andare più di tanto a discapito della creatività, visto che Les Ténèbres Modernes è, come gran parte dei precedenti, un lavoro interessante, pur se perfettibile e comunque di non semplicissima assimilazione.
Partendo da un concept incentrato sulla prima guerra mondiale, Sion Daus mette in scena la sua personale interpretazione di black metal: disturbante, minimale, screziato da sussulti dronici e sperimentali, bruschi rallentamenti, inquietanti samples, e rivestito da un’aura a tratti marziale
Rispetto ai corregionali Forteresse, trattati qualche giorno fa, l’interpretazione del genere è ben diversa per forma ed umori: se in quel caso una band strutturata in maniera tradizionale incanalava il proprio sound in un alveo epico e melodico, sorretto peraltro da una buona produzione, con i Neige et Noirceur a prevalere è l’aspetto più misantropico, accentuato da una registrazione talvolta discutibile e da un approccio privo di qualsiasi ammiccamento.
Les Ténèbres Modernes è un disco piuttosto coraggioso, pervaso da un senso di costante oppressione e di un’oscurità che viene rischiarata, a tratti, da barlumi di luce portati da momenti di tragico lirismo (il finale di La Mécanique de Lucifer o la parte inziale di Ciel d’Acier) e, nel complesso, riuscito a livello di intenti.
In sintesi, una buona rappresentazione artistica che potrebbe trovare diversi estimatori tra coloro i quali prediligono i contenuti rispetto alla forma.

Tracklist:
1. Si Vis Pacem, Para Bellum
2. Battlespirit
3. Walpurgis 1917
4. La Saison des morts
5. La Mécanique de Lucifer
6. Post Mortem
7. Ciel d’acier
8. Felgrau
9. Des spectres
10. Adieux

Line-up:
Sion Daus – All instruments, Vocals (track 5)

Guest:
Schimaera – Vocals

NEIGE ET NOIRCEUR – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.