I Cani Dei Portici sono un duo bolognese che si etichetta come dogcore/postdog, il che ci fa pensare che anche loro non amino molto le etichette di genere, anche se a noi piace pensare che gruppi simili portino ancora in alto la bandiera di un genere musicale che, in Italia, probabilmente comincia lentamente a sdoganarsi.
Pesantismi, velocità, ancora pesantismi, violenza e precisione nell’incastonare suoni duri e grezzi ma allo stesso tempo ben calibrati. A volte sembra quasi che i suoni arrivino così tanto a saturarsi da distruggere qualsiasi dispositivo di riproduzione su cui abbiate messo il loro album intitolato Due.
Due è composto da sei tracce di matrice hardcore che spezzano l’osso del collo per le innumerevoli volte che in cui vi ritroverete a scuotervi e dimenarvi. Si comincia con Cuore di Tenebra senza tanti giri di parole, una gran botta che lascia senza parole, davvero. Successivamente Vamonos, brano che incita ad una sorta di carica propulsiva (che ho detto?) per poi alleggerirsi verso metà brano e ripartire con ancora più rabbia. Buio ed il suo incipit “non piangere e prenditi cura di te” mantiene alto il lavoro della band bolognese e non abbassa i ritmi violenti e decisi. La gente deve capire è la traccia in cui si comincia leggermente (e dico leggermente) a frenare dopo le scariche di adrenalina e sudore delle scorse tracce, sensazione che si conferma nell’ultimo brano dell’album, in cui arpeggi acustici si incastrano tra di loro fino a scomparire tra le onde dello Jonio. I Cani Dei Portici presentano così alla critica un album ben fatto, carico al punto giusto, pronto a stendere chiunque l’ascolti, lasciando un retrogusto particolare che inevitabilmente farà premere di nuovo il tasto “play”.
TRACKLIST
1) Intro
2) Cuore di Tenebra
3) Vamonos
4) Buio
5) La gente deve capire
6) Jonio
LINE-UP
Demetrio Sposato
Claudio Adamo