Fados do Além è l’album di debutto di questa band portoghese che ha la sua genesi addirittura a metà degli anni novanta.
E tutto sommato in quegli anni, se non anche prima, sembra che l’orologio del trio di Evora abbia fermato le proprie lancette, visto che il sound rinvenibile all’interno di questo lavoro è devoto alla dark wave che appunto negli anni ottanta visse il suo momento di massimo splendore.
Nonostante lo sguardo sia rivolto senza scrupolo alcuno al passato, l’operato dei Morte Psiquica (bellissimo monicker, a proposito) risulta sufficientemente fresco e gradevole, soprattutto per l’inusuale scelta di abbinare un sound di questa tipo alla lingua madre, finendo per creare un melange in cui le ritmiche asciutte del post punk di derivazione Cure, Joy Division, Bauhaus, Sisters Of Mercy vengono ammorbidite dalla musicalità insita nel portoghese.
Il tocco chitarristico di Sérgio Pereira è assolutamente “husseyano”, mentre la voce è profonda ma senza forzature, donando così la giusta fluidità ad una serie di brani che dovrebbero risultare oltremodo graditi a chi ha amato ed ancora ama quelle sonorità.
Una base ritmica essenziale e precisa, con un basso in buona evidenza come da manale del genere, contribuisce a rendere completa ed efficace un‘opera che vede i suoi picchi in brani irresistibilmente vintage come Vermes e Deixem os Mortos Viver e nelle più ariose Fado do Além e Fado das Almas.
Tutto molto bello, quindi, poi il gradimento dipende essenzialmente da quanto l’ascoltatore abbia voglia di salire a bordo di questa macchina del tempo che lo riporterà indietro di una trentina d’anni: molto probabile che chi scelga di farlo abbia vissuto in presa diretta quei tempi, io infatti sono già seduto al mio posto in attesa di partire…
Tracklist:
1.Os Mortos
2.Vermes
3.Era Luz
4.Fado do Além
5.Carrascos
6.Fado das Almas
7.Caos
8.Deixem os Mortos Viver
9.Subconsciente
Line-up:
Tiago Borrões – bass
Sérgio Pereira – guitar, vox
André Gato – drums