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Recensione : Neil – Black Flowers

Il risultato è comunque ottimo, molto vitale e notevole, un rock di ottima qualità senza piagnistei o pose.

Giovane cantautore italiano in lingua inglese, fin da piccolo componeva canzoni usando la lingua inglese. Molto giovane fonda il gruppo Hope Leaves, con il quale incide un demo nel 2006 ed un disco nel 2011. Divenuto solista con l’etichetta Garage Records incide Apart nel 2013.

Poco prima di entrare nei Seahorse Recordings per incidere il suo nuovo disco incontra Andrea e Ake, e li coinvolge in questa avventura. L’intero lavoro è ispirato ai Fiori Del Male di Baudelaire, contenendo quella malinconia e quel mal de vivre che non può che contagiare chi faccia due ragionamenti sulla nostra vita. Lo stile di Neil è molto efficace, il suo cantare in inglese conferisce potenza alla sua musica che si avvicina a molti stili senza mai legarsi, vagando libera.

Lo stile di fondo è il rock, ma un rock potenziato e visto da diversi punti di vista, perché in certi momenti si avvicina al blues, mentre in altri è più fedele al cantautorato di marca americana, Il risultato è comunque ottimo, molto vitale e notevole, un rock di ottima qualità senza piagnistei o pose.

Neil è un musicista che sa dove sta andando e ci vorrebbe portare con lui, portandoci per mano in un territorio dove tutto non è lieve ma almeno lo possiamo condividere con qualcun’altro che ci aiuterà a portare il nostro fardello. Una bella opera di un musicista che da tempo fa cose interessanti.

TRACKLIST
1) Spleen
2) Blank Sheet
3) My Tired Heart
4) Chains
5) Promise
6) Clown
7) The Meaning Fades
8) Not a Love Song
9) Moth
10) Awaiting
11) Spleen II

URL Facebook
https://www.facebook.com/neil.apart/?fref=ts

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