L’inglese Blanck Mass apre la serratura a doppia mandata delle porta del suo tempio labirintico spingendoci dentro l’ascoltatore e richiudendogli la porta alle spalle, lo costringe a girovagare tra questi epici e solenni muri di suono caratterizzati da loop, voci spezzate e ritmi a volte forsennati.
Un album dove chiaramente c’è poco spazio per la dolcezza e delicatezza, ma piuttosto rende bene l’idea di Benjamin John Power (alias Blanck Mass e componente dei Fuck Buttons) che il mondo se lo vuole divorare, infatti questo nuovo lavoro si chiama WORLD EATER e uscirà il prossimo 3 marzo per Sacred Bones Records.
Girovagando per questo labirinto elettronico si avvertono chiaramente richiami dubstep, industrial, noise, post-rock; un disco violento, ma intermezzato anche da brani più melodici di natura ambient, chiara novità di questo lavoro.
7 tracce per 48 minuti totali di durata, tolto il primo brano poco più di 2 minuti e mezzo, troviamo brani dai 6 ai 9 minuti.
L’intro del disco si chiama John Doe’s Carnival Of Error, Blanck Mass ci mostra un crescendo di suoni e loop con intrecci vocali passando senza alcuna pausa alla track n° 2.
Rhesus Negative, brano noise con voci urlate ritmi martellanti e ripetitivi, quasi nauseanti.
Tutto d’un fiato grazie ad uno stargate sonoro si passa a Please, uno dei brani più belli del disco non a caso anche primo singolo, atmosfere molto melodiche ma al contempo introspettive con una grossa caratteristica ambient.
Frenesia e ripetitività con piccole variazioni ad un tema principale che ricorre per tutta la canzone, The Rat.
Atro pezzo chiave tra i migliori insieme a Please è senz’altro Silent Treatment (secondo singolo estratto), non fatevi ingannare dei primi secondi abbiate pazienza ed entrerete nell’angosciosa coscienza di Blanck Mass, non abbiate paura!
Minnesota / Eas Fors / Naked, dagli inizi puramente noise apparentemente senza senso si passa ad uno spazio senza gravità dove fluttuare trasportati da effetti ambient e voci riverberate per poi arrivare ad un finale quasi da film anni ’80, come ci suggerisce il titolo, brano con tre parti e titoli diversi.
Arriviamo alla fine con la numero 7 Hive Mind, brano molto valido pregno di atmosfere cupe ma piacevoli beat, effetti e voci coinvolgenti che trascinano l’ascoltatore in un vortice impetuoso.
World Eater è sicuramente un disco da ascoltare anche se a tratti può disorientare e risultare troppo ripetitivo, ma probabilmente è quello che vuole trasmettere Blanck Mass a chi tenta di avvicinarsi, una scorza dura che con pazienza si apprezza e si comprende, in fin dei conti serve a far nascere e proteggere qualcosa di bello.
TRACKLIST
1 – John Doe’s Carnival Of Error
2 – Rhesus Negative
3 – Please
4 – The Rat
5 – Silent Treatment
6 – Minnesota / Eas Fors / Naked
7 – Hive Mind
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