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Recensione : Porter Ray – Watercolor

E' un lavoro che al primo ascolto forse potrebbe rimanere distaccato dall'ascoltatore, ma abbiate il coraggio di ascoltarlo con attenzione e vi accorgerete che Watercolor non è nient'altro un amico che vi chiede di fare una passeggiata per raccontarvi la sua vita, passando da aspetti bui a momenti di serenità, a chi non fa piacere ascoltare un buon amico confidarsi?

Il mondo va veloce, persone che camminano a passo affrettato, nessuno che si guarda attorno, frenesia ovunque. Se ci distacchiamo un po’ da tutto questo tran tran possiamo intravedere, tra la ressa di un ipotetica città come Seattle, un ragazzo col cappuccio in testa che fuma in tutta tranquillità. Sì perché il rap di Porter Ray, nello specifico il suo nuovo album Watercolor non è frenetico, è molto riflessivo ed esprime grande personalità.

Beat e produzioni con pochi bpm, una metrica schematica, con voci riverberate che attraversano i versi in rima del giovane rapper. Il rap, quello vero, come tutti sappiamo a volte è la cura a una vita che ti si ritorce contro, la stessa vita che ha portato via un padre a causa di una malattia incurabile, che ti fa seppellire tuo fratello ucciso in una sparatoria, vedere amici e madre del proprio figlio cadere nella droga.

14 tracce di pura onestà come solo il rap del nuovo continente può insegnare, un disco profondo dove nulla è lasciato al caso, ma se non analizzato e ascoltato con attenzione può perdersi nella miriade delle produzioni presenti del genere.

Insomma Porter Ray tramite il suo taccuino cerca una bolla di serenità quasi sfidando, con rispetto, questo mondo che a volte sembra avercela con lui.
La particolarità di questo artista e del suo lavoro, non è sfuggita all’occhio attento di una pietra miliare della discografia come la Sub Pop Records, l’etichetta concittadina di Porter Ray, infatti, il 10 marzo porterà alla conoscenza di tutti Watercolor.

Le produzioni sono di B-Roc, Dez Anthony, Kmtk, Tele Fresco, mixato da Erik Blood, il tutto denso di collaborazioni con Iconic Central District MC, Infinite, Narkotik, Palaceer Lazaro e Fly Guy.

E’ un lavoro che al primo ascolto forse potrebbe rimanere distaccato dall’ascoltatore, ma abbiate il coraggio di ascoltarlo con attenzione e vi accorgerete che Watercolor non è nient’altro un amico che vi chiede di fare una passeggiata per raccontarvi la sua vita, passando da aspetti bui a momenti di serenità, a chi non fa piacere ascoltare un buon amico confidarsi?

TRACKLIST
01. Waves (feat. Aslan T Rife)
02. East_Seattle
03. Bulletproof Windows (feat. Nate Jack and Thad)
04. Past Life (feat. Cashtro and Black)
05. Everybody Interlude (feat. Fly Guy Dai Shabazz Palaces)
06. The Mirror Between Us (feat. JD and JusMoni)
07. Sacred Geometry (feat. Cashtro The Palaceer Shabazz Palaces)
08. Arithmetic (feat. Infinite Stas THEE Boss THEESatisfaction)
09. Navi Truck
10. Lightro Looking for the Light (feat. Stas THEE Boss THEESatisfaction)
11. Dissolving in a Daydream
12. My Mother’s Words (feat. Debra Sullivan)
13. Beautiful (feat. Aslan T Rife)
14. Sacred Geometry Constellation Mix (feat The Palaceer Shabazz Palaces Cashtro)

URL Facebook
https://www.facebook.com/PorterRay

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