Arriva il disco di Roma, la secolo Vincenzo Romano da Eboli, notevole cantautore rock indie. Nel 2004 Vincenzo fondò i C.a.t.t.u.r.a. , gruppo che arriva anche al Mei del 2207, e che rappresenta la prima esperienza musicale per lui.
Il gruppo si sciolse nel 2008 e da lì Vincenzo scrisse musica e canzoni che poi piano piano muteranno e gli daranno l’esigenza di formare un gruppo. La proposta musicale di Roma è un rock indie molto ben composto e pieno di immagini derivanti da cantautori come Giorgio Canali, e la scena alternativa italiana. L’incedere di Vincenzo alla voce è molto simile infatti a quello di Giorgio, ma non è una mera imitazione ma un punto di partenza, per poi sviluppare un discorso personale valido e coerente.
Il disco presenta molte buone idee e una qualità media buona, e soprattutto si fa ascoltate molto bene, cosa assolutamente non scontata di questi tempi. Si può sentire molto nitidamente l’esigenza di Vincenzo di raccontare e di affrontare se stesso e il mondo, e tutto ciò lo rende in maniera molto piacevole ed originale. L’unica pecca di questo lavoro è il numero delle tracce, una o due di meno avrebbero giovato molto al disco, dandogli maggiore forza e minore dispersione, ma essendo una prima opera lo si può perdonare facilmente.
Il tutto è autobiografico, ma ha un senso più ampio dello sterile racconto di se stessi, arrivando a descrivere vita e sensazioni comuni. Il rock di questo disco è soffice e al contempo roccioso, ed è il mezzo più adatto per raccontare queste storie. Un disco che nasconde molti strati e buone idee, per un nome che sentiremo spesso.
TRACKLIST
1. Come se fosse facile
2. Lentamente
3. Fango
4. Le dame e la luna
5. Perfetto blu
6. Era d’Agosto
7. Solo posti in piedi in paradiso
8. Cuore sano
9. Vertigine
10. Linea di sale
11. Sopra di noi
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