L’operazione ingegnosa e notevole che la RIPPLE MUSIC, etichetta indipendente californiana, ha attivato da un paio di anni, si propone di portare in superficie, come da suo stolido obiettivo, nuove band e lavori interessanti del genere ULTRAHARDROCK direttamente dall’underground, e nella fattispecie, creando una speciale collezione di dischi costituita da singole uscite periodiche di album, nominata The Second Coming of Heavy; Chapter XYZ, dove le tre lettere stanno ad indicare un numero progressivo e quello in oggetto è appunto il volume VII. Ogni singolo album è condiviso da due band, fraternamente splittato!
I tipi della Ripple sono molto attenti anche alla grafica e quando la collezione sarà ultimata e messa in bella mostra sullo scaffale, originerà un bel disegnino che decorerà la vostra rockteca di super appassionati!
Ma chi sono questi tipi della RIPPLE MUSIC? Qualcuno ne sa qualcosa? Chi vuole cantarsela? Hey-hey-hey, altolà gringo, tu sembri proprio il gonzo adatto a spifferare ciò che non tutti sanno. Perché ho scelto te? E che domanda è? Attento chico tonto, o ti brucio i peli delle sopracciglia? Abbassa la cresta e vieni qui; tu non sai con chi cavolo stai parlando, hai capito, payaso? E allora? Mbè; mbè; sì… ti ho visto uscire da quel fottuto negozio di dischi RIPPLE con una busta sufficientemente piena di vinili ed è per questo che… Dico, COME cactus ti permetti? Mi hai sputato sugli stivali, gonzaccio, te ne rendi conto!? (Ci mancava anche questa, porc…) Capirai a tue spese cosa significa un simile affronto: ti prendo per la collottola, ecco, così, fermo; buooono; sta buonooo; non ti agitare, vitello! Adesso te li faccio pulire con la lingua, dannatissimo ragazzino insolente, toh, strofinatici e specchiatici! Bah, tutti uguali voi mocciosi, ascoltare musica da hombre e non rispettare quelli più grandi di voi che l’hanno inventata; prendi questo e quest’altro, dos bofetadas ti calmeranno: hai visto? che ti dicevo, hijo? Alzati, andale! Su, quel mucchietto di ossa! Bella commedia, clap clap clap, ora ci spariamo una birra, però. E datti una ripulita. Vero, sembra proprio ti sia passata la smania di abbaiare e sputare sentenze, eh, frignone? Ihihih! Vale, buenooo!
Che t’avanza??? Dove cappero la prendo la birra? Sono squisiti affaracci miei, ecco! (Sentilo il Signor Insolenza) Beh, se lo vuoi davvero sapere la bir… cooosa? La prendo nel cu… che?
Oye, ma ti massacro di botte, cabrón! Sai che è, NE HO UNA CASSA PIENA NEL FRIGO PORTATILE DELLA CAMARO e bada bene, burro, non ho molta voglia di giocare oggi. (Oh Gesù Santo, lo stritolo…Mmmm… fammi mantenere calmo, ti prego Gesù…), non sono uno sprovveduto lattante, non lo vedi? Dove hai gli occhi, grandote? Forzaaa, accettane una… Ahg ahg ahg ahg, ti ho fregato. Preso!!! Ora questo braccino te lo spezzo se non mi rispondi con garbo ed educazione, afferri, ciucciacalzini? E che diamine.
Topogigio, sono 5 minuti che non fiati, sei diventato muto?… Aaaahhh, miseria schifosa, ho capito, dai – stop, stop – ora facciamo una bella tregua, gettiamo le armi e stringiamoci la mano, OK?
Ooohh, così, bravo, non mi tenere più il broncio, mi rattristi, e poi mi conosci – chi non mi conosce – dovresti sapere cosa sono, no? Soy espíritu libre. Avanti, manda qui il 5, facciamo pace, d’accordo? Siiì, sicuro? Pace? Ahr-ahr-ahr, e pace sia, evviva, olè! Te li spettino quei capellacci brutti… bbrrrr, ma da quanto non vai dal barbiere, signorino.
Bene, hermano, vedo che ci siamo capiti, vedo; basta mugugnare, mi vengono le magagne al midollo. Niño, niño, su, salta su, svelto, si fa una race nel deserto; te gusta? Vamos, e riditela! Una de mala muerte! Alzeremo un gran polverone e sgommeremo come pazzi! Curva a destraaaa: giravolta su se stessiiii: salto della cunet-ta: baaaarra a drittaaa, yuuhhuuhhhh… tieniti saldo, chiquito!!!
Mira el desierto, cuánto se parece a mí…
Scusami gringo, scusa se me la sono presa troppo. Sei un mustang pura sangre. Ed io sto solo perdendo tempo a giocare con te.
Mmh! Adesso che ci penso bene: fammi accendere chiquito? Grazie; grazie. Sboff, puff… a pensarci bene, dicevo – aspetta che spengo il macinino – sai che mi salta in mente, hombre? ‘Affanquxo alla RIPPLE, uhuhuh; dai, e dai che scheeerzo. Per Diana, muñeco, parlami di ‘sta cacchio di etichetta indipendente, perché sai, dovrò farci un articolo per quei cappuccinari della IN YOUR EYES ezine; AH! li conosci anche tu, muñeco? E allora, ballena gorda, mandaglielo tu questo fottutissimo articolo al Buenoreceptos, che io … beh, sai quella neretta – la conosci, non è vero, gnorri? Ci sbavi ogni giorno dentro e fuori dal supermercato, giusto? Occhi cerchiati, mattina e sera. Non è roba per te, scordatela! Quella con un bacio ti farebbe iperventilare il cardio, santo cuordibue… MMhhh. Adesso ascoltami vivace qui dove ti busso – toc! toc! c’è nessuno? Datti da fare a scrivere ‘sto benedetto articolo, intesi? Toh, e tieniti pure la carcassa, beve più di me, non so che farmene. Ti lascio nel bollente spirito, cowboy! Sentito mai parlare di ubiquità? Significa, io vado lì, e, tu resti qua! Hasta la vista, piccolo.
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Finalmente quello scassapalle di Bob si è levato de ahorro; la faccio frullare io questa devastante rece; fossero 4 paroline a fermarmi, tsk, tsk! Ne so più del diavolo e quelli della RIPPLE me li brucio in una canna di marijua. Sboff, sboff, come tira bene, ohi ohi… sbaaab-bo!
Todd Severin, quel topo da radioteca, e John Rancik, la rancida ex voce dei punkettari Blind Justice, si arrabattavano a recensire su di un blog gruppi e band, spulciando tra le loro infinite collezioni di dischi; al tempo il vento della passione ululava forte nelle loro menti da Giovani Marmotte, si sentivano come coyotes affamati nella fredda notte del deserto sabbioso in cerca di calda soddisfazione: necessitavano, però, di una svolta! Questa consistette nell’ampliare quel misero blog, detto EFFECT, già zeppo di belle rece, buttandoci dentro tant’altra roba: video, interviste, nuove rece, streaming, anteprime e via dicendo, sino a diventare uno dei migliori siti al mondo di musica rock. I due benpensarono poi di fondare anche una radio che sputasse fuori questa loro urgenza di divulgare musica, e alcuni ospiti illustri, del calibro di Joey Ramone, si son di fatto fatti sentire dai microfoni della radio: on air!
Ma un bel giorno, una misconosciutissima band proveniente dai ’70, manco si fossero ibernati, propose loro di produrre un album che riprendeva l’inedito vecchio materiale accumulato durante le lunghe session farcite di acid e psychedelic rock – passione riverberante che il trio menzionato ha coltivato da allora sino ai nostri giorni. Prestarono fede a quella band e li pubblicarono, erano i JPT Scare Band. Questo è stato il motivo cruciale per cui Racer (Severin) e Pope JTE (Racik), i due fondatori della RIPPLE EFFECT e RIPPLE RADIO, hanno dato vita alla RIPPLE MUSIC, wow! Un botto di ottima musica heavy è cominciata a sgorgare dalla casa disco indipendente e ‘sto semplice fatto li ha collocati sulla bocca dei grandi media, aumentandone la fama e la quantità di musica destinata ad infestare l’aria globale a furia di raggi sonori; altro che sporche scie chimiche!
Le cose cambiano, come il vecchio Bob, ma la musica buona no, non ne è ha il tempo, non gli è permesso, come potete ben ascoltare dalle vostre orecchione incerumate dalla musica commerciale che le radio ufficiali vi scaricano addosso a pioggia di drone in FM. Contenti voi!
Noi wildboyz siamo agli antipodi della melensaggine e ci piace il suono che abbia nerborock, carattererock, bluesex e speedspeedy… proprio come questo nuovo split che uscirà l’ 08/12, accreditato ai Switchblade Jesus, band del profondo sud Texano (from Chorpus Christi), e ai Fuzz Evil, formazione a tre di Sierra Vista (AZ, ai confini col Mexico), di cui la RIPPLE MUSIC intelligentemente ci fa pervenire tanta acquolina in bocca allegando al promo solamente due pezzi. Furbate.
Quelle volpi del deserto sicuramente han ben programmato di sganciare la bomba in tale data, vi pare?, cosicché Babbo Natale verrà invaso da gift requests, e al giusto prezzo sonante, grana esborsata da paparini e da mammotte care in corsa ai ripari pur di zittire il devasto latrato dei loro acerbi wildboyz incapricciati, saranno pronti a ricevere libidinosi le confezioni regalo dell’ambìto e desiderato Chapter VII! Ordini a go-go, ordini di pezzo di storia, ordini di svagandamento sbaab-bo à la triple X.
Perché è giusto questo che producono i due singoli; il primo, “Better Off Alone” dei Fuzz Evil, vi farà ripensare alla noiosa giornata che vi attende, invece lui strafottente schizza via senza aspettare imposizioni, rapido, cablato sulle corde della chitarra elettrica danzando come una stella partorita dal caos interiore, cioè, in puro hard rock stoner style venato di punk: è SLUDGE. L’aggancio iniziale potrebbe tirare in causa le sfrenate ritmiche dei DAMNED, l’impianto massiccio detta imperiosa legge; sferragliate di elettrica, basso pompato come un siluro, trame oscure e tambureggiamenti inquietanti lanciano il vocalist nell’impervia canzone che catapulta nel bel mezzo di una tempesta di sabbia, trovando un punto di rigenerazione attraverso l’assolo, mentre il motore della turbina, guai se fosse il contrario, gira a sostenuto regime! Il resto è speedspeedy: i Megadeath in versione punk’n’roll, gasati di NWOBHM e resi alcolici dall’Heavy Southern.
I Switchblade Jesus di “Snakes And Lions”, invece, esordiscono con una svisata che si pone alle porte del Metal, ricordando quelle smanettate virtuosistiche dei Manowar; s’innesca la ritmica sorprendentemente incontrollata, tellurica, per quanto picchia, accipicchia! Ne riconsegue, lievemente decelerando, una più rettilinea ritmica ed è proprio in quel momento che parte la grezza voce, intervallata da scale hard rock blues, e per quanto si senta la mano scura di siffatti galanti terrorizers delle orecchie, il pezzo sfrutta sottilmente il Soul della ritmica, tutto traballa di sconquasso crescente e ancora si rinnova la scala di guitar. La roca ugola evoca un primitivo signore e padrone delle perigliose lande abitate da esseri feroci; lo squarcio della chitarra sbocca quale plurifulmine ramificato flashiato in cielo, saettando sotto l’agitata primordialità del cantante, munito di ascia e tunica in pelle di leopardo scuoiato a mani nude. Che altro aggiungere, wildboyz di tutto il mappamondo? Beh, io so che la mia copia la ruberò al maldito Bob, parola mia.
ETICHETTA
Ripple Music
TRACKLIST
Fuzz Evil – Better Off Alone
Switchblade Jesus – Snakes And Lions
LINE-UP
FUZZ EVIL:
Wayne Rudell – Vocals/Guitar
Joseph Rudell – Vocals/Bass
Orgo Martinez – Drums
SWITCHBLADE JESUS:
Eric Calvert – Guitar/Vocals
Chris Black – Bass
Jon Elizondo – Drums
Una risposta
https://m.soundcloud.com/ripple-music/sets/the-second-coming-of-heavy IL PLAYER!!!