E’ solo un video, un singolo, il primo on-line, ed appartiene ad un astro nascente della musica italiana figlia della passione e della totale dedizione artistica a quel centro focale dove forze tematiche intrinseche si consolidano in un progetto che vede prendere forma nella città di Roma.
Una delle tante scatole sonore lì residenti dove gli incroci si mischiano alla trafficata ed inquinata vita metropolitana e si uniscono allo sguardo disincantato, sofferente, tangibile, gettato sul panorama politico internazionale dei grandi attori, generando pensiero alternativo guarnito di ricerca: CRM – Customer Relationship Madness, l’anelante realtà che codifica il sentire quotidiano dipanando lungo il filo conduttore, che ha fulcro incendiario nell’elettronica, la propria visione ombreggiata.
Non a caso fanno capolino il dark dei bassi suonati da Gianpaolo Rosato (bassista anche dei Black Sonar), il synth della entusiasmante Francesca Ronconi, Luca Palazzi voce, testi e drum machine – più altre diavolerie e-soniche -, le chitarre di Francesco Degli Innocenti (ex chitarrista della band garage B-Back), Elisabetta Caiani ai cori e al Kazoo, a dire i tratti distintivi del combo.
Con la produzione di Alessandro La Padula, chitarrista dei Masoko.
Analizzare, raccontare questo brano apripista per l’imminente album in uscita servirà per farci una nutriente idea di quello che poi sarà, un futuro di novità incombenti che nella apocalittica voce di Luca disegna plumbee, sottili polveri che intossicano il pop, rendendolo malato di fascinosità degradanti dalla scrittura musicale che si organizza in un tumulto di flashback e ambientazioni da brivido, poiché solleticano le parti più marginali dell’emozione corticale, non solo qui dilatata, lasciando spazio ai mostri che ravvisiamo nelle paurose scie noise esternate, ma costruisce un pavimento musicale che reifica in miraggio post-industriale la malìa sincretica che affonda le radici di un passato urlato d’urgente sopraffazione qui nell’oggi: ed inneggiamo pure ai nostri nemici, evviva tutto il carnaio dei potenti pronti a svilirci nel global-mud, il fango che sovrasterà tutti nell’errore, esclusa, badiamo bene, l’anima di chi porta nuova linfa al discorso scardinante della dabbenaggine.
Il sincretico diventa panottico, tal quale il brillante synth oscuro sgusciato tra le gambe di Siouxsie e degli Ozric Tentacles, tirando dentro il magma di effetti guitar e i colpi deuteronomizzanti della drum machine, servendo impasti demoniaci per le profondità infernali nel maelstrom collettivo.
Grandi atmosfere ci attendono nel nome dei CRM – Customer Relationship Madness.
Postille e curiosità:
– “Il nome del gruppo è tratto ironicamente dal noto termine aziendale CRM (Customer Relationship Management) una strategia di business”.
– “In effetti in Pluton è quasi del tutto assente l’influsso punk che caratterizza invece altri brani dell’album”.
– “Luca Palazzi, il nostro cantante, è anche un interessante pittore e molti dei suoi quadri trattano temi finiti poi nei testi dei CRM, al cui link www.lucapalazzi.com“.
TRACKLIST
1. Pluton 07:17
LINE-UP
Francesca Ronconi – Synth
Elisabetta Caiani – Additional Vocals
Gianpaolo Rosato – Basses
Luca Palazzi – Drum machine, Vocals, Other Instruments
Francesco Degli Innocenti – Guitars