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Recensione : Lester Nowhere & Saito – Groove Marauders 2

Dopo "A Batch (Japan Love), Saito & Lester tornano alla carica con un album meno frizzante, ma comunque solido e convincente.

Dopo A Batch (Japan Love) e Gidin’ Along, due lavori pregni di atmosfere e sonorità che rimandavano all’Estremo Oriente, Lester Nowhere e Saito tornano a casa, e con “Groove Marauders 2” sembrano voler fare il punto della situazione: cosa è stato, cosa si è appreso e forse come si è cresciuti.

E’sbagliato etichettare quest’ultimo lavoro come un ritorno sui propri passi, perchè il duo ci ha già mostrato quanto possa essere profonda e piena di sorprese la tana della loro creatività. Tuttavia questo loro ultimo lavoro piace ma non convince come i due precedenti, e lo possiamo ritenere accettabile solo in un ottica di tappa intermedia prima di proseguire verso nuovi orizzonti.

Il punto di forza dell’album è la dimostrazione di saper padroneggiare uno stile che oramai tende all’iconico, con ancora maggior capacità del passato: c’è una solidità di tecnica che conferma quanto già intuivamo: i ragazzi ci sanno fare, e pure bene. Nonostante le sonorità prendano bene, e non sia difficile ritrovarsi catapultati nelle varie atmosfere intrinseche che ogni traccia propone, c’è un senso sottile di “deja vu”, di formati e formule che già abbiamo “intravisto” negli album precedenti.

Questo però non porta comunque a considerare “Groove Marauders 2” una mera zuppa riscaldata. Se infatti “Groove Marauders” e Glidin’ Along erano pregni di toni frizzanti, coraggiosi e creativi, ora abbiamo un elemento interessante che non avevamo mai sentito in precedenza dai due: una dimensione musicale più intima e personale. Proprio questa caratteristica ci permette di fare il distinguo importante tra il riproporre qualcosa, ed invece la tappa intermedia, il punto della situazione come dicevamo all’inizio. D’altro canto è qualcosa a cui anche i grandi nomi della musica ci hanno abituato, di tanto in tanto.

La traccia che ci fa dire questo è “G-O-A-T (“Capra”, in inglese), ironica e resa senz’altro particolare dal parlato con cadenza lombarda in sottofondo, che elogia la capra come secondo miglior animale (il primo, anch’esso nominato nella traccia, lo lasciamo scoprire all’ascoltatore, evitando lo spoiler). Sembra quasi che il messaggio del parlato voglia, per un gioco di contrasti, stonare con l”atmosfera rilassata e quasi fiabesca della melodia, rendendola divertente, spiritosa e quel qualcosa di nuovo che alza l’opinione sull’album, ma forse troppo nascosto e sparuto per fare davvero la differenza.

Siamo convinti tuttavia che Saito & Lester rimangano tra i beat makers più talentuosi sulla piazza nostrana, e che sapranno continuare a regalarci magie e balocchi in formato musicale per continuare ad avere una colonna sonora ai nostri sogni.

ETICHETTA: Groove Marauders

TRACKLIST
1. I Know You Wanna Stay Home, But
2. That Dope
3. Vagabond
4. Endurance
5. Route 1
6. Where
7. G-OA-T
8. Gatling
9. Bubble Tea
10. Day by Day
11. Moretti
12. Okay, Now We Go Back

LINE-UP
Lester Nowhere & Saito

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