Otto brani che il quintetto romano degli Stonewood pubblica come prima autoproduzione dall’omonimo titolo.
I cinque ragazzi, muovono i primi passi nell’ambiente musicale a partire dal 2014 senza farsi frenare dalla dipartita l’anno successivo, del bassista Gabriel che lascia il posto a Francesco.
Indubbiamente la linea scelta dalla band ricalca un’energico stoner grunge con innesti alternative rock , tutto molto grintoso a partire dalla open track “Down from the stars”. I brani sono caratterizzati da interruzioni e ripartenze improvvise che fanno di questo album un ottimo esempio di dinamismo, senza perdere il ruvido che possiamo ascoltare dalle sei corde e la potenza di una linea ritmica senza troppe figure complesse ma che riesce a tenere in piedi l’album fino alla fine.
Adrenalina allo stato puro che conferisce a “Stonewood” calore e corporatura anche grazie ad una linea di basso che amalgama tutto l’insieme,”Bluestone”, “China White” per citarne alcune.
Un finale caotico ma ben costruito dove la band testimonia buona sinergia e voglia di fare, riuscendo a proporre vibrazioni eccellenti con i brani “”Party Crasher” e la traccia di chiusura “Ask the dusk”, senza lasciare niente al caso e tutto curato nei minimi dettagli.
Un viaggio breve ma intenso dove niente è lasciato al caso ed ecco perchè lo ritengo un ottimo e incoraggiante debutto.
TRACKLIST
01. Down From The Stars
02. Legs
03. Out Of Sight
04. Bluestone
05. China White
06. Space Goat
07. Party Crasher
08. Ask The Dust
LINE-UP
Vito – vocals
Fabio – guitar
Carlo – guitar
Francesco – bass
Augusto – drums