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Recensione : The Liars – Never Looked Back

Certe volte le reunion mi mettono paura, ma con i Liars si è davvero in una botte di ferro

Devo essere estremamente sincero le reunion mi fanno sempre una certa paura sopratutto quelle delle band che ho amato tanto e alle quali sono particolarmente affezionato. Ed è ovviamente con un certo timore che mi sono accostato a questo nuovo album dei Liars essendo uno fra gli spero molti che avevano consumato (e continuano a consumare) il loro primo ep, l’album d’esordio e la magnifica doppia raccolta su cd uscita nel 2012 su Area Pirata, etichetta per altro che mette la propria firma anche su questo loro ritorno.

l pezzo che apriva il loro primo parto vinilico, l’esplosiva She’s Alright, era un must delle cassette miste che registravo in quel lontano 1987 a dolci pulzelle che tentavo di concupire con la mia aurea di bohemienne; inutile dire che per loro ero un figo che ascoltava cose che nessuno conosceva ma che comunque l’avrebbero poi data a personaggi assai più pragmatici che non andavano oltre gli U2, ma sto andando fuori tema e quindi la pianto con i miei lamenti leopardiani e torno al tema di queste righe vale a dire le otto canzoni di questo album. Essendo davvero franco sono solo due i pezzi che mi sembrano più deboli rispetto agli altri e questi sono quello d’apertura e il terzo in scaletta ovvero Dark Sin, se posso muovere un piccolo appunto alla band è quello di aver messo in cima alla selezione due dei brani meno riusciti, ovviamente si parla di un mio parere opinabilissimo.

Ma che il gruppo avesse davvero ottime motivazioni per far uscire un nuovo disco lo si desume dagli altri sei pezzi tutti davvero al di sopra della media. Cruisers Of The Night è un confettino multicolore di pop psychedelico da gustare fino a consumarlo, Like A Whistle avviluppa e accarezza cuore e anima con la sua dolcezza , in She Never Cries, He Never Smiles aleggia lo spirito dei grandissimi Soft Boys, mentre Judge Your Way è un grande e riuscito esercizio di power pop energico di stampo tipicamente americano io personalmente ci vedo dentro l’influenza degli Smithereens del compianto Pat DiNizio, segue I Say To You a parer mio la summa del disco non per niente è la canzone numero sette il numero di maglia di George Best, di Marco Rossi e di Fabio Calcagno, chiude il tutto la morbida psychedelia alla Plasticland/Plan 9 di Absolutely Scared. Concluso l’ascolto sono proprio felice, ogni dubbio è stato fugato i Liars sono tornati (non che fossero proprio spariti visto che il loro ultimo vagito era datato 2010) solo perché estremamente motivati e vogliosi di dire la loro con la classe e l’attitudine di chi, lontanissimo da logiche di mercato, suona per il puro gusto di farlo e sono questi i presupposti che sono alla base di ciò che che amo sentire.

In coda a queste mie righe mi si conceda una parentesi “sentimentale”: fu quando ad un festival beat acquistai la ristampa che citavo poche righe orsono che ebbi la fortuna di conoscere Tiziano e Jacopo di Area Pirata; da quel giorno si sarebbe instaurato un rapporto di collaborazione, e d’amicizia, fra loro e me (e la webzine che state leggendo) che avrebbe fatto sì che ogni disco uscito per questa mirabile etichetta fosse recensito su Inyoureyes. Certe cose si potrebbero anche omettere, visto che il disco che con il disco in questione hanno poche se non nessuna attinenza, ma le recensioni le scrivo io e quindi consentitemi, bontà vostra, un piccola digressione per qualcosa che certe volte porta a vedere il mondo un po’ meno merdoso di quello che si rivela essere ogni maledettissimo giorno.

ETICHETTA:Area Pirata Records

TRACKLIST
1) What Have You Learned?,
2) Cruisers Of The Night,
3) Dark Sin,
4) Like A Whistle,
5) She Never Cries, He Never Smiles,
6) Judge Your Way,
7) I Say To You,
8) Absolutely Scared

LINE-UP
Alessandro Ansani – Bass, Vocals
Andrea “Vipera” Salani – Drums
Pier Paolo Morini – Guitars, Vocals

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