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Recensione : The Loons – Dream In Jade Green

Una delle tante creature di Mike Stax, ovviamente da seguire, senza se e senza ma!

Come si dice dalle mie parti “musse nu se ne cuntan”, che all’incirca si potrebbe tradurre come non si raccontano frottole (sopratutto a sé stessi), quindi inutile ribadire come Mike Stax sia una dei miei idoli indiscussi.

Lui non è sixties, lui nei sixties ci vive, ha assorbito talmente tanto l’atmosfera di quegli anni magici che qualsiasi cosa faccia, musicalmente e non, si trasforma in un tuffo nel 1966 e dintorni.

Ho amato e seguito tutte le sue band, c’è davvero bisogno che le citi?, e quindi è quasi superfluo dirvi quando straveda per questi Loons che, a breve distanza dal singolo Blue Ether uscito per i tipi della Dirty Water Records, tornano a far sentire la loro voce con questi tre pezzi licenziati da una delle etichette più fighe del mondo, la Munster Records.

Sul lato a si trova il brano che da il titolo al singolo poco meno di quattro minuti nei quali la band riesce a far rivivere le atmosfere dei Rolling Stones di Their Satanic Majesties Request, inutile dirvi che si tratti di un piccolo gioiello.

Sul lato b trovano posto il torrido garage-punk “texano” di Memories Have Faces un pezzo che un’armonica killer rende assolutamente irresistibile e Don’t Make Me Wait una canzone più psych che a me ha ricordato da vicino le atmosfere magicamente liquide dei Chocolate Watchband. Una copertina bellissima, non penso possiate avere dubbi a proposito, chiude il cerchio facendo di questo 7″ il solito oggetto da avere e consumare avidamente.

Io lo so che dio non esiste ma se scoprissi che non è così mi sentirei in dovere di ringraziarlo per aver dato la vita a persona che hanno così tanto influenzato (in meglio, of course) la mia vita come mister Stax.

 

Track List
Lato A: Dream In Jade Green

Lato B: Memories Have Faces, Don’t Make Me Wait

 

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