Don Baky non teme niente e nessuno, tanto meno gli strali di Aldo Caponi, e con i suoi Phantoms se ne esce fuori con dieci brani di scalcinato rock’n’roll ultra lo-fi che incarnano uno spirito ed un’attitudine che, ne sono certo, non morirà mai.
Ad aprire le danze ci pensa il surf strumentale – a dire il vero ogni tanto viene ripetuto il titolo del pezzo – di Barracuda, seguono Chupacabra Rock un brano tipicamente hot rod e Moonlight Surf dove si torna a surfare in maniera sorprendentemente suadente.
Birra gelata d’obbligo, vista la stagione e i ritmi del disco, e si ricomincia con il rock’n’roll perfidamente crampsiano di The Kraken (il pezzo migliore del lotto) seguito da The Squids nel quale si respira e si intravede il lato oscuro dei fifties per chiudere con il blues dissonante e scombiccherato di Werewolf Boogie canzone della quale Screamin’ Jay Hawkins andrebbe sicuramente fiero, quantomeno come testimonianza che la sua follia ha creato dei devoti proseliti.
A chi volesse disquisire sulla registrazione davvero in bassa fedeltà di questo disco rispondo fieramente che difficilmente in altri “prodotti” riuscirete a trovare il feeling e la passione contenuti in questo Four o’clock rock’n’roll; in poche parole godetene e non rompete i coglioni.
Non sarà l’immensità ma certamente siamo in eccellenti quanto malsani territori…finale per molti ma non per tutti.
Track List
1) Barracuda,
2) Cannibal Woman,
3) Chupacabra Rock,
4) Ghostboar,
5) Moonlight Surf,
6) The Kraken,
7) The Squids,
8) Undead Bat,
9) Werewolf Boogie,
10) Walkin’like a Monster