Claudio Spinosa legge Giuseppe Ciacchera
Un silenzio assordante,
un cuore battente,
e lui sempre la, sul ciglio della porta,
con il suo sguardo che ti trasporta.
Il suo volto segnato,
il suo respiro spezzato,
la sua voce flebile è rotta,
da un’emozione e da un’amarezza.
Il suo bastone che l’accompagna,
la sua mano tremante che non cenna,
a stare ferma, a riposare,
ma lui non si vuole abbandonare.
Parole che escono dal cuore,
a volte belle, a volte prive d’amore,
pensieri antichi e lontani,
che a tratti sembrano strani.
Sono ricordi che la sua memoria,
non cancella e a volte riaffiora,
qualche volta si confonde,
ma subito riprende,
da quel punto della storia,
ed è questa la sua gloria.
Il ricordare, il rimembrare,
Il raccontare è il suo valore,
un orgoglio che gli fa dire,
che è arrivato il tempo di partire.
Una lacrima su queste parole,
che mi fa pensare ad un sapore:
“se un -VECCHIO-, tutto questo può,
spero che succeda, anche quando io lo sarò.
Cavalcando il sole 1 : Medusa (Marzia Sirio)
Cavalcando il sole 2 : Roberta Placida
Cavalcando il sole 3 : Reperibilità Notturna
Cavalcando il sole 4 : Fragile (Antropoetico)
Una risposta
Lirica splendidamente autobiografica.
La vecchiaia è uno stato dell’ anima che accompagna il nostro percorso nella realtà del TEMPO.
Sin dalla nascita aneliamo al fare trascorrere il tempo, a consumare le cose e il tempo.
Ad invecchiare con esso nel desiderio di un nuovo altro che ci manca sempre.
Incoscientemente coscienti che SOLTANTO QUANDO SAREMO FUORI DALLA LEGGE DEL TEMPO IL NOSTRO DESIDERIO TROVERÀ PACE.
.
E non dovremo più invecchiare, né vivere la nostalgia di cose passate.
.
Mi accosto alla mensa della vita.
La vita che allieta la mia giovinezza.
— Salmo di introduzione alla messa dei cristiani–