A 61 anni è morto David Roback. Figura importantissima del cosiddetto Paisley Underground prima con i Rain Parade (Explosion in the glass palace, Emergency third rail power trip, Crashing Dreams), poi con gli Opal (Happy nightmare baby) dove la cantante era Kendra Smith già vista all’opera con i primi lavori dei Dream Syndicate.
Gli Opal diventeranno poi Mazzy Star sostituendo Kendra Smith con Hope Sandoval.
David aveva anche lavorato nella compilazione Rainy Day, assieme agli esponenti dei coevi Three O’Clock, dove riattualizzavano pezzi degli anni precedenti seguendo l’ispirazione che li contraddistingueva come movimento in quegli anni. Probabilmente, il punto più alto della carriera di Roback sono i Rain Parade: la psichedelia del gruppo si esprimeva con ballate lentissime e strascicate.
Negli Opal il suono si induriva e cominciava a diventare più ossessivo. I Mazzy star sono probabilmente il suo gruppo più famoso: gran parte della notorietà deriva dalla figura magnetica della giovanissima Hope Sandoval che sostituì Kendra Smith su indicazione di quest’ultima. La Smith si ritirò dalla ribalta editando però due album solisti (The guilt of the temporal adventures, Five ways of disappearing) dove trovava sfogo la sua vena più oscura e intimista. Il Paisley Underground fu considerato per molti anni, almeno fino all’inizio dei 2000, una semplice curiosità passatista. Effettivamente si trattava di un recupero di sonorità precedenti mescolate però con nuove sonorità e soprattutto con testi che recuperavano, più che i temi delle rivolte degli anni sessanta, le tematiche oscure dei noir americani (da Chandler a Thomson).
E’ risultato evidente, almeno negli anni a seguire, come il Paysley fu più una rievocazione di sonorità alla Velvet Underground che un rifacimento dei Jefferson Airplane.
Nelle foto: 1) la copertina di Emergency third rail power trip dei Rain Parade, Kendra Smith, gli Opal con già in formazione la giovanissima Sandoval, David Roback
Una risposta
Ci lascia uno degli esponenti principali del Paisley.
Forse sarebbe stato meglio ricordare che David Roback ha lasciato i Rain Parade dopo l’uscita del primo disco, cosa evidente dalle sonorità meno acide dei successivi.
Resta comunque un vuoto per chi, come me, ha amato quel movimento.
R. I. P.