E’ sempre successo nella storia dell’uomo che le invenzioni modifichino i nostri comportamenti, dato che cambiamo attraverso il modo in cui viviamo e attraverso gli strumenti che utilizziamo.
E’ dunque un dato di fatto che internet abbia influenzato la nostra vita, ma non siamo ancora sicuri che sia un fenomeno da vedersi solamente in chiave positiva.
Si è passati dal pensare che il cervello fosse rigido, capace di formarsi solo in età giovanile, a quella di un cervello plastico, in grado sempre di riadattarsi attraverso adeguate istruzioni e all’allenamento dei processi neuronali.
Se cambia il modo di percepire l’informazione allora cambia anche il nostro modo di pensare.
I media ci hanno portato inevitabilmente a leggere meno libri, abbiamo perso o stiamo perdendo la capacità di leggere testi lunghi, per via di una informazione sempre più veloce e rapida.
L’ambiente digitale incoraggi letture con una gamma più alta di argomenti, ma in modo meno profondo rispetto alla lettura tradizionale. Si ha minore pazienza, facendo multitasking si diventa abili solo a livello superficiale.
Il nostro cervello in effetti ha due memorie, quella di lavoro e quella a lungo termine: distrazioni come i collegamenti ipertestuali appesantiscono il carico cognitivo e rendono più difficile l’apprendimento e la comprensione.
Se si smette di esercitare certe facoltà mentali, non le si dimenticano e basta, la parte del cervello non più usata viene occupata da altre attività che continuiamo a svolgere.
Internet condiziona poi anche gli altri media: tv e giornali sono l’esempio di come spettacoli e articoli si siano modificati. Si sono trasformati in media sociali, interattivi, connessi, dinamici. Da esperienze singole a esperienze collettive.
Oramai viviamo connessi, ma non dobbiamo assolutamente perdere la capacità di eliminare gli stimoli esterni e imparare nuovamente a rimanere concentrati.
Titolo: Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello
Autore: Nicholas Carr
Casa Editrice: Raffaello Cortina Editore
Anno: 2011
Pagine: 318
Voto: 8.0
Tag: Scienza, Media, Tecnologia, divulgazione