Quanto sono poco pisani i Porco Rosso?
Sarà che i pisani che ho conosciuto, come frequentatori della curva nord dell’Arena Garibaldi, come allievi del corso per vigili del fuoco od in altre faccende affaccendati erano e sono tutti gioviali mentre i nostri sembrano così catastrofisti da sembrare “fuori posto” nelle città della torre pendente.
Li vedrei più geograficamente siti a Parma come i T.A.C., in Slovenia come il Demolition Group, a Sheffield come i Clock DVA o nella Londra dei Death in June, cosi per tracciare alcune coordinate – distanti fra di esse – del loro suono. D’altronde alcuni giorni fa leggevo un’interessante intervista a Barney Greenway – per chi non lo conoscesse il cantante dei Napalm Death (band certamente lontana nel suono dal terzetto toscano, ma non dissimile nell’attitudine) – in cui fra le varie cose diceva che non è assolutamente automatico che chi suoni musica “minacciosa” sia poi così nella vita di tutti i giorni, anzi come sia più facile il contrario.
Ma basta divagare e torniamo ai Porco Rosso ed al loro nuovo album che già dall’inizio si presenta ostico e disturbante quanto la sua Overture Synthetica. I brani che la seguono sono tutti molto affascinanti, basti ascoltare il richiamo alla miglior new wave italiana dei Frigidaire Tango – non dimentichiamo di essere stati e di essere tuttora anche in questo campo particolarmente creativi – di They Live Now, il suono apocalittico di Maruska e l’angoscia de La Rosa dei Venti che nel suo incedere richiama – inconsapevolmente? – al progetto eversivo di Vito Miceli e degni camerati.
I giornali di sinistra rubano Leonardo da Vinci è un disco certo difficile ma anche sinistramente (mi si scusi la ripetizione) pop, sopratutto grazie alla voce ed ai testi, intimisti e – molto – personali. A me è piaciuto un botto e sono convinto che possa piacere altrettanto a chi non pone steccati ai propri ascolti.
P.S.: Barney avrà sicuramente tutte le sue ragioni ma a vederli sulla copertina, i Porco Rosso sembrano tutto fuorché rassicuranti.
Track List
1) Overture Synthetica,
2) I giornali di sinistra rubano Leonardo da Vinci,
3) Solanum Torvum,
4) They Live Now,
5) L’architettura di Sabaudia,
6) Maruska,
7) Mom the Music is dead,
8) Ventilator Trauma,
9) La Rosa dei Venti,
10) Preludio della fine punk