Aix è un album di Giuseppe Ielasi, che in origine fu pubblicato per la 12K (etichetta americana di riferimento per i microsuoni e per le variazioni sul tema ambient) in cd nel 2009 ed a seguire in vinile, con una piccola edizione per la Minority.
Keplar lo ripubblica oggi in un doppio vinile, all’interno di una serie dedicata proprio alle ristampe di album di elettronica. Ielasi è una figura chiave quando si parla di cura del suono, per aver svolto parecchia ricerca nei meandri dell’improvvisazione e dell’acustica, oltre ad essere stato curatore delle edizioni di etichette discografiche come Fringes, Bowindo, Schoolmap e Senufo.
Come musicista, ha una discografia personale importante e proprio Aix, rappresenta un passaggio peculiare perché testimonia sia la sua ricerca nell’acustica che la fascinazione per il loop: ho un personale ricordo di lui che commenta con piacere le musiche di Villalobos e Jeff Mills.
L’album si sviluppa nell’arco di 9 brani come un dialogo tra campionamenti sonori con l’utilizzo della spazialità per colorare ed amalgamare il timbro di ogni singolo suono.
La cadenza costante dei 4/4, agevola la creazione di una conversazione tra i diversi suoni, che siano frammenti di sintesi o singoli colpi di percussioni o fraseggi di note di strumenti acustici (raccolte dal suo archivio di registrazioni).
Si può pensare ad Aix come un meccanismo, all’interno del quale, il suono si crea lo spazio funzionale a poter respirare e divenire avvolgente.