Secondo disco per questo devastante gruppo di Pittsburgh, che rispecchiano bene lo spirito di acciaio della città americana, che è stata il principale centro siderurgico americano.
Il loro suono è un conglomerato di hardcore metallico, caos e melodie che spuntano là dove meno te le aspetti, il tutto molto originale ed incisivo. Nati nel 2015 i nostri si stanno ritagliando uno spazio non risibile nei cuori di chi ama l’hardcore metallico e selvaggio.
I riferimenti sono ovviamente Norma Jean e Converge, ma i 156 \ Silence riescono a disegnare un percorso proprio, essendo più melodici e vari dei suddetti nomi. Quel che colpisce nel loro incedere è la mescola di diversi generi e sottogeneri anche all’interno della stessa canzone, come un mutare direzione all’improvviso attraverso distorsioni e cambi di ritmo impetuosi. Le parole chiave sono energia ed urgenza, un codice noto a chi ama questa musica che va ben oltre la musica, è vita che cola come lava, bruciando ciò che tocca.
In un panorama solo in apparenza inflazionato come quello dell’hardcore metallico, il gruppo di Pittsburgh si staglia imperioso, basta ascoltare la traccia Upset, Upfed che finisce in maniera totalmente differente da come era cominciata.
I nostri sono bravi anche nelle parti più melodiche, con melodie che sono a loro volta scoppi diversi di disperazione, perchè è quest’ultima la vera musa ispiratrice del tutto. E’ come se il gruppo attraverso la sua musica ributtasse fuori dai loro corpi e dalle loro menti tutto l’odio che la società e i nostri simili ci mandano contro.
Non c’è speranza, non c’è falsità solo un fare musica come argine contro una marea che monta e che ci ha già travolto.
Per gli amanti dell’hardcore questo è un disco che accontenterà diverse fazioni e gusti anche molto differenti fra loro.
Irrational Pull è un disco molto fisico e pesante che racchiude tutto ciò che sono stati i 156 \ Silence in questi anni, e che contiene in nuce ciò che saranno, e se mantengono questa intensità e varietà sono destinati a regalarci grandi bordate distorte.
massimo