Terzo lavoro sulla lunga distanza per gli UV-TV, trio di Gainesville (Florida) ma di stanza nel Queens, guidato da una voce femminile (quella di Rose Vastola, che ricopre anche il ruolo di bassista e ha un cognome decisamente da paisà, forse di lontane origini terrone, essendo molto diffuso nell’Italia meridionale, ed essendo terrone anche chi vi scrive, tale surname non è passato inosservato: proveremo a indagare) fortemente impregnato di sonorità influenzate dal post-punk, dall’indie/alternative e da un gusto per melodie squillanti e armonie jangle/twee-pop.
“Always Something“, scritto, registrato e prodotto dalla band durante la pandemia da covid-19, arriva a due anni di distanza dal precedente “Happy” e in mezz’ora sciorina dieci brani energici e frizzanti, caratterizzati dalla chitarra di Ian Bernacett, decisamente a suo agio nel disegnare grintose cavalcate dal sapore power/indie pop (in “I Don’t Mind“, nell’iniziale “Overcast Forever“, in “Wildflower“, “Distant Lullaby“, “Back To Nowhere” e nella title track) ma che sa anche lasciar colare il ritmo (come nel caso del brano “Plume“, che risente parecchio dell’influsso dei Jesus & Mary Chain di pezzi come “Just Like Honey” o “Nine Million Rainy Days“, prima di esplodere in un convulso finale) dall’efficace drumming del nuovo arrivato Ian Rose e, come detto in precedenza, dalla ammaliante voce della Vastola ad arricchire una ricetta sonica effervescente che, nonostante abbia radici che vantano più di trenta anni sul groppone, non accenna minimamente ad avere una data di scadenza, quanto a freschezza. Lasciando scorrere questo Lp sotto i nostri timpani, sembra quasi di ascoltare una sorta di “best of” del college rock e dell’alternative che impazzava negli States a metà anni Ottanta, e si avvertono echi di Pastels, Primitives, House Of Love, REM, Smiths, Go-Go’s, The Wedding Present, Mighty Lemon Drops e certo indie rock americano. E se non vi basta, il pezzo “Holland Sunday” è un canovaccio dream pop che si regge su una base portante tastiere/basso pericolosamente simile (anche se più diluita) a quella di “A Forest” dei Cure.
Quante volte vi sarà capitato di scoprire, casualmente, dischi di buona/ottima fattura, nonostante avessero una copertina non proprio memorabile o di gusto discutibile? Bene, credo sia un esempio calzante per descrivere gli UV-TV, e una ascoltatina a questo “Always Something“, fossi in voi, la darei. Don’t judge a record by its cover.
TRACKLIST
1. Overcast Forever
2. Wildflower
3. Distant Lullaby
4. Back To Nowhere
5. Plume
6. Always Something
7. I Don’t Mind
8. Super Abound
9. Holland Sunday
10. Always Something