Marzo 2020: sto seduto in poltrona, penso se continuare a leggere un romanzo di Conrad iniziato circa trenta secondi prima che il governo Conte dichiarasse la catastrofe o se lasciarmi cullare dall’inedia. Prediligo la seconda. Ho da poco scoperto, sul canale YouTube di Johnny Sick, un nuovo gruppo, australiano, si chiamano Ghoulies, la loro demo, reperibile solo su formato digitale dal loro bandcamp, “Flat Earth”: sono affiliabili al movimento egg punk ma, per quanto ormai la corrente sia in giro già dal 2015 (per me tutto ha inizio, in maniera ufficiale, con la pubblicazione di LP1 dei Coneheads), portano freschezza ad un contesto che pare non voler tramontare ma che, anzi, pare volersi evolvere nelle direzioni più disparate.
Il governo sostiene che tutto questo ci renderà migliori. Non ho mai aspirato a essere migliore o peggiore: in vita mia ho sempre cercato di essere qualcosa di diverso da come ero stato disegnato dal mondo che mi circondava. Ora che vivo confinato dal mondo mi chiedo solo a che punto sono del mio proposito: cosa ho fatto fino ad adesso per essere diverso? Sbuffo, butto il romanzo di Conrad sul tavolino da fumo di fronte a me, mi alzo e vado in terrazzo, mi accendo una sigaretta. Dallo smartphone parte BTK dei Ghoulies, sorrido e un po’, lo riconosco, me ne sbatto di tutto: di Conrad, del governo e della sua retorica, dell’opposizione e del suo tutto e contrario di tutto, di aperitivi in streaming e papi lanciatissimi in Angelus di fronte al nulla assoluto; ma non dei Ghoulies. Il punk è il mio migliore amico
Giugno 2021: non è migliorato proprio niente, nessuno è migliorato, io sono qualcosa o qualcuno di diverso da come il mondo mi voleva? Sicuramente non sono come questa massa di aperitivo-dipendenti. I Ghoulies hanno fatto un 7” nuovo, sull’italiana Goodbye Boozy: etichetta a me molto cara per il semplice fatto che, se avessi un’etichetta, farei uscire gli stessi identici gruppi che fa uscire ogni tre quattro mesi in formato cassetta, 7” e, ogni tanto, anche in 12”.
Il disco è bellissimo, un’ evoluzione ulteriore, sia per loro che per il movimento egg punk in generale: dai meccanicismi punk alla Devo del primo e ineguagliabile LP (ma suonati, sempre e comunque, a velocità al limite dell’accettabile), dalle voci storpiate, sommerse sotto gli effetti vocali, a un attacco all’arma bianca con un synth al cardiopalmo, chitarre wave lanciate su un’autostrada fatta di ostacoli tranquillamente abbattuti e una vicinanza ai conterranei Ausmuteants, senza mai perdere in personalità e convinzione: i Ghoulies son più cattivi in quest’ultima uscita (per quanto l’ultimo “the world in handcuffs” degli Ausmuteants è comunque un ossaccio in tal senso), più marci e più schizzati: gli stacchi di synth tolgono il fiato, la voce, privata di effetti, è più maligna, arrabbiata, alla ricerca di uno sfogo che pare non arrivare mai… Si, loro sono tra i pochi che son migliorati.
https://goodbyeboozydigital.bandcamp.com/track/e-t-gnome
https://ghouliesperth.bandcamp.com/album/reprogram