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Recensione : Luis Marte – Space Mobile Ep

Luis è un produttore molto prolifico, attivo nel campo della sperimentazione, con il suo ambient molto spinto, che qui raggiunge la sublimazione, andando a creare un vero e proprio reticolato di suoni spaziali.

Il variegato mondo delle netlabel, ovvero quelle etichette che pubblicano principalmente sul web le loro produzioni spesso in download libero o con creative commons, è sempre un piacere da esplorare andando a ricercare le cose più particolari e libere da vincoli commerciali.

La cilena Pueblo Nuevo Netlabel è una delle migliori nel suo campo, sia per la grandissima cura che ha nel pubblicare le proprie produzioni, sia per le tematiche trattate, fino alla sua lotta politica davvero notevole in un paese non facile da questo punto di vista. In questa recensione ci occupiamo di un’uscita dello scorso ottobre intitolata Space Mobile Ep, dell’argentino Luis Marte.

Luis è un produttore molto prolifico, attivo nel campo della sperimentazione, con il suo ambient molto spinto, che qui raggiunge la sublimazione, andando a creare un vero e proprio reticolato di suoni spaziali.

Lo spazio è la colonna portante di questo lavoro, lo spazio profondo ed i suoi suoni, arrivando a farci ragionare su cosa sia l’uomo con i suoi rumori prodotti da macchine lanciato nell’universo. In queste tre tracce si possono sentire molto cose, la granulizzazione del suono, la sua parcellizzazione

in tante monadi che respirano separate, mentre il movimento in assenza di gravità non si ferma, continua incessante perché è proprio ciò che è, un qualcosa senza fine.

Ci sono echi, riverberi, ma non c’è la forma musicale classica come la concepiamo noi, è oltre, sono segnali che vengono dall’uomo e viaggiano nello spazio. La produzione è molto curata, e questo lavoro va ascoltato in cuffia ad occhi chiusi, perché è una vera e propria esplorazione.

Il lavoro è scaricabile gratuitamente dal loro sito con licenza Creative Commons 3.

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