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Recensione : Soursob – Soursob

Le Soursob sono un trio di stanza a Glasgow, ma composto da una sola musicista del posto (Chloe Duenas al basso) a cui si è unita a una lituana (Goda Ilgauskaite alla batteria) e una australiana (Lisa Rashleigh alla chitarra e voce)

La Scozia è un posto che, in passato, ci ha spesso regalato perle assolute in fatto di rock ‘n’ roll rumoroso e sonorità indie lo-fi. Scozzesi sono i Jesus and Mary Chain di “Psychocandy” così come i Pastels, i Vaselines, gli Shop Assistants e i Teenage Fanclub dei Nineties. Ma la novità di questa nuova proposta scottish è interamente e felicemente (e finalmente!) al femminile. Le Soursob sono un trio di stanza a Glasgow, ma composto da una sola musicista del posto (Chloe Duenas al basso) a cui si è unita a una lituana (Goda Ilgauskaite alla batteria) e una australiana (Lisa Rashleigh alla chitarra e voce) e da questo pot-pourri ne è scaturito un sound grezzo e registrazione volutamente amatoriale e in bassa fedeltà (che si riallaccia alla “tradizione” di cui parlavamo all’inizio) e una grinta che richiama, come attitudine, le loro (a livello musicalmente anagrafico) “zie” femministe che formarono il movimento delle riot grrrls in quel di Olympia agli inizi degli anni Novanta (Kathleen Hanna/Bikini Kill, Kat Bjelland/Babes In Toyland, le Bratmobile, le prime Sleater-Kenney).

Le Soursob avevano già dato alle stampe, nel 2019, un Ep omonimo di tre canzoni (su Fuzzkill Records) ma dopo alcuni anni sono arrivate a registrare un debutto sulla lunga distanza, anch’esso omonimo, che ripropone i tre brani dell’Ep (“Gizmo“, “Shoegaze” e “Neo-Lib Dreams“) ai quali hanno aggiunto altri quattro pezzi granitici (tra i quali spicca il minaccioso post-punk di “Berlin“). A rendere ancora più “esotico” questo melting pot ci si mette anche la scelta di far pubblicare questo disco alla Hozac Records di Chicago. Per 22 minuti e mezzo queste giovani ragazze arrabbiate ci danno dentro di brutto e sfondano i muri di genere, con un basso martellante a dettare la linea e uno spirito belligerante che ricorda anche le Runaways, rimandi noise e una sensibilità melodica che ha assorbito la lezione della scena indie pop/C-86. Tutto ciò non può far altro che farci rallegrare e sperare che ci sia ancora un futuro per questi suoni decisamente poco radio friendly. Le premesse/promesse sono ottime, auguriamoci che continuino su questo percorso.

TRACKLIST

1. Blow
2. Gizmo
3. TV
4. SPT
5. Shoegaze
6. Berlin
7. Neo-Lib Dreams

SOURSOB – SOURSOB

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