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Recensione : KMFDM – HYËNA

Parlare dei KMFDM è trattare più di trent’anni di musica industriale, nonsense, controcultura, fumetti, ispirazione e scazzi non da poco.

Torna il gruppo tedesco più amato nel mondo di sotto, con il loro ventiduesimo disco.

Parlare dei KMFDM è trattare più di trent’anni di musica industriale, nonsense, controcultura, fumetti, ispirazione e scazzi non da poco. Nati nel 1983, arrivati nel 2022 a pubblicare il loro ventiduesimo album in studio, “ HYËNA “ per Metropolis Records.

Ascoltare il disco è entrare per l’ennesima volta nel mondo dei KMFDM, come se fosse uno di quei bar per androidi che si vedono in alcuni bar di fantascienza o nei fumetti di Lobo, avamposti galattici pieni della feccia proveniente da tutto l’universo, con mille suoni diversi, ma il minimo comune denominatore dello sballo e della violenza.

I KNFDM nascono in Germania nel 1983 per mano di Sascha Konietzko, giovane musicista che insieme ad altri diede vita al gruppo per uscire dalle costrizioni familiari e della società in genere, ed infatti una critica sempre arguta con una forte carica musicale punk alla società e ai suoi tic è sempre stato uno dei tratti distintivi dei KMFDM, che anche per questo motivo sono diventati gli idoli di tanti disadattati, guadagnando una credibilità underground che pochissimi gruppi possono vantare.

E la ragione di tanto e duraturo amore la potete sentire qui in “ HYËNA “, un lavoro che mantiene alta la loro media qualitativa e che contiene mille suoni diversi, tantissimi stili che compongono l’universo KMFDM, tutto da esplorare. Si parte sempre dall’industrial con un po’ di metal, ma si tocca il pop, a volte la drum and bass o perché no un pezzo rockabilly, l’elettropop tipicamente tedesco, e c’è sempre il dub grande passione del gruppo tanto da fare anche un disco intitolato e suonato “ In dub “ del 2020.

Il gruppo ha sempre rappresentato l’underground musicale ed umano, sentendosi sempre libero di esprimere i propri pensieri senza aver paura di essere poco commerciale, e con ragione perché hanno avuto sempre uno zoccolo molto duro di seguaci che non smette mai di ascoltarli e ascoltando l’ultimo lavoro si comprende bene perché.

I KMFDM hanno avuto nel corso della loro lunga carriera molti problemi dovuti al fatto che Eric Harris, uno dei due assassini nel massacro della Columbine High School del 1999 aveva nel suo sito i testi di alcune canzoni del gruppo.

Ovviamente, come gran parte dei gruppi tedeschi di musica elettro metal, sono stati accusati di nazismo da chi probabilmente non ha mai sentito una loro canzone. “ HYËNA “ è un tipico disco dei KMFDM, la conferma che è un gruppo al di fuori degli schemi e forse dei giudizi, perché o li ami o li odi, ed è sicuramente un ulteriore passo di una carriera musicale fra le più interessanti ed anti commerciali della storia musicale.

Inoltre qui si può sentire un gruppo che si sta avvicinando ad una concezione di pop, o forse meglio di anti pop, che sta diventando molto interessante e diversa rispetto ai loro esordi, anche grazie al consueto grandissimo lavoro vocale di Lucia Cifarelli.

E non si sa bene come, ma i dischi dei KMFDM si ascoltano nella loro interezza senza mai annoiarsi, e li si risente anche più di una volta, cosa davvero poco comune in questi tempi fagocitanti.

Lunga vita ai KMFDM.

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