Un gran bel disco come al solito, dove il genio di Bowie incontra un gran bel modo di fare musica in levare e la magia si ripete ancora una volta.
Tornano i newyorchesi Easy Star All-Stars con la loro collaudata formula di reinterpretazione dei classici della musica mondiale in chiave reggae dub.
Dopo il turno di Michael Jackson,Beatles, Pink Floyd e Radiohead ecco il rifacimento di “The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars” della divinità musicale chiamata David Bowie,un alieno giunto sul pianeta terra per farci ascoltare musiche che non avevamo mai sentito prima. Proprio il disco sull’epopea di Ziggy Stardust del 1972 diede inizio alla sua leggenda e qui gli Easy Star All-Stars lo ripropongono con la loro collaudata ed elegante formula, ovvero rielaborare il tutto in chiave reggae con una forte componente dub, con composizione ed esecuzione superba.
Il gruppo americano ha sicuramente sfruttato in maniera un po’ paracula l’assoluta bellezza di pezzi di gruppi come i Beatles ed i Pink Floyd, e tantissimi ascoltatori e pubblico dal vivo ha ballato con le note in levare dei grandi classici. Ascoltando “Ziggy Stardub” ci si accorge però del grandissimo lavoro dietro i successi degli Easy Star All-Stars, ovvero la pressoché perfetta trasposizione in chiave reggae dub di un disco musicalmente vario e non facile da interpretare e da rendere, dato che Bowie vi aveva messo tantissime cose dentro.
L’impresa riesce perfettamente al gruppo ed il risultato è molto molto gradevole e ballabile grazie anche alla presenza di ospiti di alta classe come Maxi Priest nel singolo “Starman” e Macy Gray, Steel Pulse, Fishbone, Alex Lifeson (Rush), Vernon Reid (Living Colour), The Skints, Mortimer, The Expanders, Samory I e Naomi Cowan, un pezzo che spiega benissimo cosa sia questo disco. Ascoltare “Ziggy stardub” fa benissimo alla salute e non presenta nessuna controindicazione, anzi. Come, e forse di più, negli altri lavori gli Easy Star All-Stars riescono sempre a mettere qualcosa di loro su di un tappeto musicale sontuoso come quello creato da Bowie.
Questo lavoro è un sentito omaggio all’opera di un musicista che definirlo tale è assai riduttivo, un omaggio fatto da musicisti di grandissimo talento che percepiscono fino in fondo la grandezza del disco e la elevano ulteriormente sposando al meglio la musica pop rock con il reggae dub, tutti generi fortemente popolari, nel senso di appartenenza al popolo e non di visualizzazioni.
Il disco è solare, regala ottime vibrazioni e tanti tanti ascolti e possiede il grande pregio di poter piacere alle teste infottate di reggae come potrebbe essere per tanti, come lo sono stati gli altri dischi del gruppo, la porta di ingresso al regge e soprattutto al dub, sottogenere ingiustamente sottostimato della musica in levare.
Un gran bel disco come al solito, dove il genio di Bowie incontra un gran bel modo di fare musica in levare e la magia si ripete ancora una volta.
Easy Star All-Stars – Ziggy Stardub
1.Five Years (feat. Steel Pulse) 03:50
2.Soul Love (feat. Mortimer)
3.Moonage Daydream (feat. Naomi Cowan) 04:33
4.Starman (feat. Maxi Priest) 04:19
5.It Ain’t Easy (feat. Samory I)
6.Lady Stardust (feat. SunDub)
7.Star (feat. Carlton Livingston)
8.Hang On To Yourself (feat. Fishbone and JonnyGo Figure)
9.Ziggy Stardust (feat. The Skints)
10.Suffragette City (feat. The Expanders)
11.Rock ‘N’ Roll Suicide (feat. Macy Gray)
12.Five Years Dub
13.Moonage Daydream Dub
14.Lady Stardust Dub
15.All The Young Dudes (feat. Kirsty Rock)