iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Thysia – Islands in cosmic darkness – Chaos Records 2023

La produzione li fa rendere meglio mettendo in risalto le caratteristiche sonore di un gruppo formato da musicisti che sanno benissimo cosa vogliono fare e che nonostante qualche stop imposto dalla pandemia sono riusciti a creare un qualcosa di unico.

Capolavoro black metal per questo esordio dal titolo “Islands in cosmic darkness” per i Thysia gruppo formato da musicisti come Nefasto (Giorgio Trombino, già in Assumption, Bottomless, Haemophagus e altri, a voce e chitarra), Mistyr (Rocco Toaldo, già in Messa, Nox Interitus, alla batteria) e Nihil (Marco Tosin, già in Nox Interitus, al basso). Nel 2021 Fenrir (Marijan Dujman, già in Nox Interitus) entra in pianta stabile alla voce. Thysia in greco antico significa sacrificio rituale e qui calza alla perfezione, perché tutto questo disco è un sacrifico rituale a divinità pagane.

Musicalmente il gruppo veneto fa un black metal d’assalto molto vecchia scuola e debitore all’ottima scena mediterranea e più nello specifico greca con gruppi come Varathron e i Rotting Chirist, ovvero un black metal assai differente da quello scandinavo, in questo caso più profondo e maggiormente stratificato musicalmente. I Thysia riescono nella non facile impresa di fare un disco eccezionale come black metal con diverse influenze mai scontato e sempre veemente e putrido.

La produzione li fa rendere meglio mettendo in risalto le caratteristiche sonore di un gruppo formato da musicisti che sanno benissimo cosa vogliono fare e che nonostante qualche stop imposto dalla pandemia sono riusciti a creare un qualcosa di unico.

Ci sono molti gruppi black metal in Italia, con peculiarità diversissime fra loro, ma i Thyisa spiccano su tutti per maturità e completezza del suono, basti ascoltare “Phrenes” dove mettono in mostra tutte le loro capacità per toccare con mano la diversità di questo gruppo, la potenza mista a melodia e alla capacità di creare un suono unico in un genere dove non è per nulla facile farlo.

Da tempo non si ascoltava un disco di black metal dal suono così bene definito e debitore di una scena che non sia strettamente quella scandinava. Mitologia greca, cosmi bui ed universi morti che mangiano quelli vivi, questo ed altro nei testi che sono un ulteriore chicca. Nei loro pezzi possiamo anche trovare delle melodie molto valide, e degli stacchi di tempo e di ritmo mai fatti a caso o solo per sviare l’ascoltatore in caso di mancanza di buone idee sonore.

Un debutto che non pare affatto un debutto, un disco completo e che fa godere tantissimo.

 

Thysia – Islands in cosmic darkness

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Sublimatio Mortis - Transubstantiatio

Sublimatio Mortis – Transubstantiatio

Nuovo disco del misterioso duo canadese Sublimatio Mortis, dal titolo “Transubstantiatio”, uscito per Cyclic Law, una delle maggiori etichette mondiali in campo ambient, dark ambient e dimensioni parallele.

The Queen Is Dead Volume 129 – Reese, Zed & Dalia Nera, Deep Valley Blues.

Come capita sempre più spesso, non per nazionalismo ma perché in Italia nell’underground ci sono ottime cose, in questa puntata ci sono tre gruppi italiani : si parte con i vicentini Reese e il loro post hardcore misto ad emo, seguono i siciliani Zed & Dalia Nera che sono un gradito ritorno, e chiude l’heavy blues maledetto dei calabresi Deep Valley Blues.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP