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Racconti

Racconti inediti di scrittori, è vero, ce n’è un sacco, tanto vale conoscerli. Chissà che non ne valga la pena.

Zeta 07

Zeta 07: Settima puntata, sempre più avvincente il nostro racconto.

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ZETA 06

ZETA 06: sesta puntata del nostro racconto.

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ZETA 05

Quinta puntata avvincente del nostro racconto a puntate…

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ZETA 04

Quarta puntata avvincente del nostro racconto a puntate…

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ZETA 02

RACCONTO: ZETA 02 – SECONDO CAPITOLO, seconda puntata del racconto scritto da Matteo per Iyezine

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ZETA 01

Prima puntata di ZETA un racconto a puntate scritto da Antonio Matteo Ghione

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Centri commerciali

I centri commerciali dai soffitti come cattedrali, che si innalzano verso quegli dèi creatori che fanno loro percepire le compere come atti di fede…

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Un uomo siede davanti a una finestra

UN racconto PER LA VS DOMENICA
Un uomo siede davanti a una finestra in un pomeriggio invernale, mentre la sera si avvicina. Accanto a lui, un gatto nero gli fa compagnia. Davanti alla finestra, il mare è molto agitato e il vento sposta gli alberi. Vicino alla scrivania ci sono libri di algebra e fogli disordinati.

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Il Barbagianni Innamorato Secondo Episodio

PRIMO EPISODIO IL BARBAGIANNI INNAMORATO (Ovvero, tragicommedia di un cuore spezzato e dei ventotto tentativi di porvi rimedio).   Secondo episodio: giorno uno di ventotto.   I. Barbagianni si aggirava quindi annichilito. Sembrava davvero un povero pennuto rimbambito. /   II. Incapace più di dormire normalmente, solo una cosa divorava la sua mente: / Luna, bellissima ed irraggiungibile non voleva più amarlo. E lui si ritrova con un cuore rotto e l’impossibilità di aggiustarlo.   III. / I suoi occhi, sempre così luminosi e vivi, ora avevan una lacrime sublime. Pure la fame era sparita, al diavolo qualsiasi tipo di mangime! / Cercando di respirare, al cielo volse la sua attenzione. Ed ecco, un’idea, un’astuzia per dimenticarla, l’illuminazione: / chissenefrega della migliore cipolla di Tropea. Il conto avrebbe fatto di ogni stella intorno a Cassiopea. /   IV. Era certo, era convinto, era ora vagamente entusiasta. Il conteggio lo avrebbe distratto, senza neppure mangiar una pasta. / A contare quindi di buona lena incominciò: uno, due e tre. Ma subito gli venne voglia di regalar a Luna un nontiscordardime. / Ventisei, ventisette, ventotto, per vinto non doveva assolutamente darsi. Ma già al numero milletrecentosettantasette non sapeva bene come porsi. / Lo stomaco assieme a fegato e alla milza si erano arrotolati. Ventisettemilatrecentodue, Ventisettemilatrecentotre, e di tornar al loro posto non erano di certo intenzionati.   V. / Così tutto ingarbugliato, a Barbagianni parve non esserci soluzione. Il conteggio doveva essere sospeso, pena di quel dolore subirne l’afflizione. / Ma il pennuto si sa, è testardo. Il conteggio doveva proseguire e tentò l’azzardo. / A terra si sdraiò, serio e convinto, cercando sollievo da trovare. Perché, lo sentiva, il mal d’amore si dissolveva con il solo contare. / Settecentomilauno, settecentomiladue, settecentomilatre, settecentomilaquattro. Fu solo a quel punto che impotente si accorse del disastro. / Assieme a celestiali, imponenti ed variopinti cherubini. Nella sua testa si presentò la filastrocca dei trentatrè trentini.   0. / Non ci fu più verso di continuare a contare. In fin dei conti, era patetico che su di questo sotterfugio egli volesse realmente contare. Il dolore del suo cuore era ancora lì, ben presente e totale. E su quale amico Barbagianni poteva realmente contare? / Che pena constatare che il primo tentativo fu così fallimentare e, ignorando Cassiopea e tutte le altre costellazioni, Barbagianni tornò a fissare il nero cielo. Aspettando, ossessivo e ancor più dolorante di vedere nuovamente comparire la bella Luna.   To be continued…   (Nota dell’autrice: per la realizzazione di questa tragicommedia, nessun barbagianni è stato maltrattato o gli è stato realmente spezzato il cuore. Ogni riferimento a cose e fatti reali è puramente casuale. Fatta eccezione per le pagine utilizzate per la scrittura, intrise di vere lacrime dell’autrice).

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