Succede, a volte, che un paio di etichette si associno per supportare il fatto che due band abbiano deciso di fare un disco insieme. E’ il caso, per esempio della Old Bicycle Records e della Off Records (la prima svizzera, la seconda belga) che, uniti gli sforzi, hanno permesso agli italiani Sparkle In Grey (capeggiati da Matteo Uggeri) di condividere lo spazio di un disco insieme agli storici Controlled Bleeding (guidati da Paul Lemos). Succede poi, che questo lavoro, Perversions Of The Aging Savant, sia decisamente bello e intrigante. Capisci allora, che, nonostante i tempi che corrono, non tutto è ancora perduto.
La prima metà del disco, lasciata alla formazione americana, parte con la chitarra, costellata di disturbi, di Intro, per proseguire con il morbido ipnotizzare dell’affascinante Garage Dub (basso in primo piano, chitarre e batteria ad improvvisare).
Springtime In Brooklyn, ancor più delicata e sognante, accarezza con la sua leggerezza dal sapore notturno, contrastando, in maniera fortissima con l’aspro muro noise di Perks Pt. 1 (quasi undici minuti di violenza sonora), mentre Birdcanned Pt. 1, sciogliendosi lentamente in fascinose divagazioni di chitarra e basso, chiude con il rapido precipitare sonoro di Birdcanned Pt. 2.
La seconda metà del disco, invece, completamente in mano agli Sparkle In Grey, tiene con il fiato sospeso grazie all’intensità emotiva dei quattro capitoli in cui si suddivide Idiot Savant (un lungo viaggio sonoro carico di malinconica emotività che, crescendo e scomponendosi sempre più, muta forma, diventando completamente altro e trovando, forse, la luce in fondo al tunnel).
A chiudere il tutto, infine, ci pensano altri due pezzi.
Il primo, Mevlano Pt. 1 degli Sparkle In Grey, costruisce un deserto freddo e buio in cui non ci si può che muovere a tentoni, mentre il secondo, Live In Brooklyn, dei Controlled Bleeding, un oscuro sognare dove si illuminano a tratti, le note di chitarra.
Lo split album proposto da Controlled Bleeding e Sparkle In Grey emoziona e coinvolge in un modo che non ci saremmo mai aspettati. La prima parte, dominata dal muro sonoro di Perks Pt. 1 (e accompagnata dagli altri brani), colpisce in faccia con la forza di mille pugni; la seconda, incentrata maggiormente sulla componente emotiva e melodica, rapisce e affascina fin dal primo momento. Un disco intenso e per niente banale che non vi deluderà nemmeno per un secondo.
Tracklist:
01. Intro
02. Garage Dub
03. Springtime In Brooklyn
04. Perks Pt. 1
05. Birdcanned Pt. 1
06. Birdcanned Pt. 2
07. Idiot Savant Pt. 1
08. Idiot Savant Pt. 2
09. Idiot Savant Pt. 3
10. Idiot Savant Pt. 4
11. Mevlano Pt. 1
12. Live In Brooklyn